I micro-droni che si illuminano come le lucciole

I micro-droni che si illuminano come le lucciole

 

Forse gli aerei avranno un giorno ali molto simili a quelle degliuccelli rapaci. Il picchio verde ispira icaschi antiurtodi ultima generazione, le libellule e i colibrì invece offrono degli spunti per le nuovepale eoliche. Idronidel futuro, invece, saranno sempre più piccoli e costruiti sul modello degliinsetti. Lo racconta l’etologa Emmanuelle Pouydebat nel libro “Quando gli animali e le piante ci ispirano”, edito in Italia da Espress. In effetti, l’autrice ha ragione a credere che la natura possa fornirci se non tutte, molte delle risposte di cui abbiamo bisogno. Proprio in tema didronie microdroni, unrecente studio del MITha messo a punto un avanzatissimomodello ispirato alle lucciole. Questo insetto popola, almeno nel nostro immaginario collettivo, le calde sere d’estate e comunica attraverso la proprialuminescenza. Sono tanti i messaggi che possono essere trasmessi con una luce intermittente nell’oscurità della notte: si può attirare un partner, allontanare un predatore o al contrario tendere una trappola a una preda. Osservando i loro comportamenti un team di scienziati ha costruito delle minuscolestrutture artificiali elettroluminescenti: si tratta di robot volanti piccoli come insetti. Durante il volo, queste strutture poste sulle ali delmicro-droneemettono una luce colorata. Un po’ come per le lucciole, anche per i robot-insetto l’elettroluminescenza potrebbe consentire loro di comunicare gli uni con gli altri. Per esempio, se spedito in missione di ricerca o di salvataggio in un edificio distrutto o sul punto di crollare, il piccolo drone potrebbe servirsi delle luci per segnalare la presenza di persone ancora vive e chiedere aiuto. Si tratta dialta tecnologiaconcentrata nel peso di una graffetta o poco più. Talmente leggera che non è in grado di trasportare sensori. Per cui gli studiosi sono costretti a seguirli contelecamere a infrarossidecisamente più ingombranti. «Se pensi airobotdi dimensioni più grandi, possono comunicare utilizzando molti strumenti diversi:bluetooth,wireless, tutto questo genere di cose. Ma per un robot così piccolo e con limitate risorse energetiche, siamo costretti a pensare a nuove modalità di comunicazione. Si tratta di un passo importante verso il controllo di questi robot in ambienti esterni in cui non disponiamo di unsistema di rilevamento del movimentoben sintonizzato e all’avanguardia», afferma Kevin Chen, che è l’assistente di D. Reid Weedon, Jr. Professore presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica (EECS), il capo del Laboratorio di Soft and Micro Robotics nel Laboratorio di Ricerca di Elettronica (RLE) e l’autore senior dell’articolo. Dopo aver collaudato i primi prototipi li hanno sottoposti al misuratore di luminescenza per analizzare l’intensità della luce e a test di volo, servendosi di unsistema di tracciamento appositamente progettato. In futuro, il gruppo intende migliorare il sistema per rilevare i movimenti dei droni, in modo che possa tracciarli in tempo reale e con risultati il più possibile affidabili. Inoltre vogliono introdurre segnali di controllo in modo che i robot possano accendere e spegnere la luce durante il volo e comunicare in un modo non molto diverso da quello delle lucciole.