Povertà energetica: un problema per 2,2 milioni di famiglie

 

In Italia 2,2 milioni difamiglieattualmente sono in condizioni dipovertà energetica. È una media ma il problema è che potrebbe peggiorare. Il nodo è la difficoltà o incapacità di procurarsi un paniere minimo di servizi e beni energetici qualiriscaldamento,illuminazione,raffreddamentoogas, il minimo indispensabile per poter vivere in maniera dignitosa insomma. Il tema colpisce soprattutto chi ha due o più figli a carico e abitanel Centro e nel Suddella Penisola, nei Comuni entro i 50.000 abitanti e nelle aree periferiche. Questinuclei familiari, minori inclusi, vivono in edifici poco salubri, spesso con forti carenze dal punto di vista dellaluce, deicaloriferio al contrario dei sistemi per ilraffrescamento. D’altra parte lapovertà energeticanello Stivale ha un andamento abbastanza stabile, come se fosse un fenomeno ormai radicato e consolidato. Nel 2021 il suo indicatore era cresciuto di mezzo punto percentuale rispetto al 2020, l’anno dello scoppio della pandemia di Covid-19, arrivando a riguardare circa125.000 famiglie in più. Da allora è rimasto intorno a quota 8,5% per 24 mesi fino a oggi. Le previsioni per l’anno prossimo non sono buone. Si teme che l’indicatore possa raggiungere la quota del 9%, specialmente sei costi delle bollettecontinuassero a essere elevati come sono adesso. Significa che risulterebbe inpovertà energeticaquasi un nucleo ogni dieci. Non solo. Se le spese dovessero aumentare ulteriormente, la percentuale arriverebbe addirittura fino al 12%, perché in effetti le famiglie non riusciranno a pagare le bollette. Queste informazioni emergono dal rapportoOipe-Osservatorio Italiano Povertà Energetica -e dalle rielaborazioni dell’Ufficio studi dellaCgia di Mestre. Proprio questa settimana, mercoledì 22 novembre 2023,ilBanco dell’energiaha tenuto a Roma la sua quinta assemblea plenaria dal titoloInsieme per contrastare la povertà energetica, riunendo tutti i firmatari del suo manifesto, tra nuove collaborazioni e partnership con grossi attori del settore: forte del patrocinio delMinistero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica(Mase)ottenuto a luglio, è una vera e propria rete di aziende, associazioni, enti di ricerca e organizzazioni del terzo settore, che condividono l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i referenti istituzionali su questi argomenti. Così allo stesso tavolo si sono seduti ilMinistro dell’Ambiente e della Sicurezza energeticaGilberto Pichetto Fratin, grandi player energetici comeA2A, Edison, Plenitude e Iren, fondazioni di origine bancaria comeFondazione con il Sude importanti associazioni del terzo settore comeCroce Rossa. Durante l’incontro, sono stati presentati progetti per sostenereoltre 2.000 famiglie. In generale dal 2016 a oggi, per combattere lapovertà energetica, ilBanco dell’energiaha raccolto e distribuito più di10 milionidi euro nell’avvio di oltre70 progettia sostegno di oltre13.000 personesu tutto il territorio nazionale e nel 2024 il suo network è pronto per nuovi aiuti. E mentre si parla della crescente “poli-crisi”, già riscontrata dal 64% dei nostri connazionali in difficoltà nella ricercaIpsos Italia, sono sempre di più gli italiani – ora quattro su cinque – preoccupati dagliaumenti dell’energia.