La pena capitale è bandita da due terzi del mondo
Sebbene in alcuni Paesi, la pena di morte sia uno strumento di repressione ancora ampiamente utilizzato, nel complesso, secondo ilreportdiAmnesty International, stiamo assistendo a una globale tendenza verso l’abolizione della condanna capitale. Anche se, infatti, il numero di esecuzioni totali registrate fino a dicembre dello scorso anno (579 in 18 Stati diversi) è aumentato del 20% rispetto al 2020, rimane il secondo dato più basso dal 2010. Quanti Stati non prevedono la pena capitale In generale più di2/3 dei Paesi del mondoha abolito la pena di morte per legge o nella prassi. La fotografia scattata alla situazione mondiale nel 2021 mostra che108 Statihanno abolito nel tempo la pena di morte per ogni reato: oltre a questi, 8 l’hanno abolita, salvo che per reati eccezionali, come quelli compiuto durante unaguerrao in circostanze eccezionali. Inoltre, 28 Paesi, pur prevedendo la pena capitale nel proprio ordinamento, sono sostanzialmente abolizionisti perché da almeno 10 anni non vi sono esecuzioni. È il caso, per esempio, di Algeria, Corea del Sud, Maldive e Tunisia. Per un totale di 144 ordinamenti, che per legge o de facto, non ammettono la condanna a morte, su un totale di 208. Quali Paesi vogliono abolire la pena di morte Ci sono vari Stati che hanno avviato o stanno avviando procedure per l’abolizione. InSierra Leone, a luglio, il Parlamento ha approvato all’unanimità una legge che, una volta entrata in vigore, abolirà in toto la pena di morte. A dicembre ilKazakistanha introdotto la normativa che elimina la pena capitale per tutti i reati. Il governo diPapua Nuova Guineaha dato inizio a una consultazione nazionale che nel gennaio di quest’anno ha portato alla stesura di una proposta di legge abolizionista, ancora da esaminare e approvare. Alla fine del 2021 il governo della Malesia ha annunciato che nell’ultima parte del 2022 presenterà una proposta sulla riforma della pena di morte. InGhanae nellaRepubblica Centrafricanai parlamenti hanno iniziato a discutere dell’argomento. NegliUSA, si è registrato il più basso numero di esecuzioni dal 1988. Mentre laVirginiaè diventato il primo Stato abolizionista del Sud e il ventitreesimo nel complesso, per il terzo anno consecutivo lo stato dell’Ohioha riprogrammato o sospeso tutte le esecuzioni. Gli Stati con più condanne a morte Ovviamente la situazione non è rosea. Il drastico calo delle condanne registrato nel 2020 era probabilmente da attribuirsi allo stop forzato dell’attività dei tribunali causato dalla pandemia. I picchi di condanne alla pena capitale si sono raggiunti inBangladesh(almeno 181 rispetto ad almeno 113), inIndia(144 rispetto a 77) e inPakistan(almeno 129 rispetto ad almeno 49). L’Iranda solo ne ha eseguite almeno 314, contro le 246 dell’anno precedente. L’ incremento ha riguardato principalmente i reati legati alla droga, in aperta violazione del diritto internazionale che proibisce l’applicazione della pena di morte per reati diversi dall’omicidio intenzionale. Anche l’Arabia Sauditaha intensificato il ricorso alla pena capitale, raddoppiando il dato del 2020 e la tendenza è destinata a proseguire nel 2022: in un solo giorno di marzo sono state messe a morte ben 81 persone. Questi numeri in realtà non tengono conto di alcune particolari zone geografiche, dove è probabile che siano state eseguite migliaia di sentenze di condanna, come per esempio inCina, inCorea del Norde inVietnam, ma il limitato accesso alle informazioni ovviamente ha reso difficile per l’organizzazione per diritti umani verificare i dati ipotizzati.