Il tiro con l’arco è sempre più inclusivo
Dopotre medaglie paralimpiche(due argento e una bronzo) e altre svariate vittorie ai Campionati Mondiali ed Europei Para-Archery, l’arcieraElisabetta Mijnoè stata chiamata a Monaco di Baviera per partecipare dal 6 al 12 giugno aiCampionati Europei di tiro con l’arco. Non è la prima volta che unaarciera condisabilitàviene coinvolta in una competizione per atletə non disabili. Nel 1996Paola Fantatopartecipò alleOlimpiadidi Atlanta, diventando così laseconda arcierasu sedia a rotelle a prendere parte a una competizione olimpica (la prima fu la neozelandeseNeroli Fairhallai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 1984). Per Mijno (specialista nell’arco ricurvoper la società Fiamme Azzurre) sarà laprima trasfertacon la Nazionale deə atletə non disabili. Insieme a lei ci saranno le arciere Tatiana Andreoli e Lucilla Boari (entrambe delle Fiamme Oro). Nonostante l’assenza al Campionato Mondialepara-archerydi Dubai lo scorso febbraio (causa Covid), Mijno ha recentemente realizzatopunteggi altissiminei vari raduni e gare di valutazione. L’ultimo grande traguardoa inizio maggio, durante la gara nazionale sul campo degli Arcieri delle Alpi a Rivoli, quando ha stabilito ilrecordmondiale paralimpicoed europeo assoluto sul doppio 72 frecce. «Non so dire se me l’aspettassi o meno anche perché la specialità in questione, sulle72 frecce, non viene proposta spesso: è come se fossero due gare insieme -aveva dichiaratol’atleta – So soltanto che in questo periodomi sento in formae sto tirando bene. Sono in crescita». «Punto atraguardi sempre più alti,a evolvere come persona, professionista, arciera e atleta. Ho ancoravoglia di miglioraree imparare», aveva aggiunto. Non solo tiro con l’arco: Mijno ha studiatoMedicinae chirurgiae si è specializzata in Ortopedia e Traumatologia, dedicandosi allachirurgia della mano. Oggi lavora al Centro traumatologico ortopedico di Torino.