I sette eventi per una Pasqua “artistica”

 

Perché non approfittare del week-end diPasquaper esplorare lacultura fotografica ghanese e svizzera? Oppure per immergersi nell’universo simbolico delcolore rossoo scoprire l’arte decorativa giapponese? Il Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI), a Lugano, apre le sue porte con due mostre fotografiche. La prima è la “James Barnor, Accra/London – A Retrospective”, la più ampia retrospettiva mai dedicata al fotografo ghanese James Barnor. Con la sua arte, è stato testimone di alcuni dei più importanti cambiamenti sociali e politici del suo tempo, dall’indipendenza del Ghanaalladiaspora africana, fino alla vita dellacomunità africana londinese negli anni ’60. Sempre il MASI ospita la mostra “Dal vero. Fotografia svizzera del XIX secolo”, una panoramica dedicata ai primicinquant’anni di diffusione del medium fotograficonel Paese: dalloscambio tra arte e fotografiaal suo ruolo nellosviluppo del turismo, fino al suo impiego neltestimoniare gli usi e i costumi locali. Restando sempre in Svizzera, la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati offre al suo pubblico la mostra “Vedo Rosso”, per scoprire ilsimbolismo nascostodietro questo colore. Opere di maestri del Novecento e di artisti contemporanei dialogano tra loro per mettere in luce alcune tra lemolteplici interpretazionidel rosso. Un’esperienza immersiva, grazie a una selezione di dipinti, fotografie, sculture e installazioni, accostate tra loroper associazioni visive e semantiche. Torniamo in Italia per muoverci in Oriente, grazie alla mostra “Giappone: disegno e design | Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d’arte contemporanea”, presentata al Castello di Masnago ai Musei Civici di Varese. Un viaggio alla scoperta dell’anticaarte decorativa giapponese, grazie all’esposizione di preziosi volumi d’arte di fine Ottocento e inizio Novecento. Varese ospita anche “La civiltà delle palafitte. L’Isolino Virginia e i laghi varesini tra 5600 e 900 a.C.”, allestita al Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello. Con questa mostra, il Comune di Varese (proprietario del più antico sito palafitticolo dell’arco alpino, l’Isolino Virginia) festeggia il decimo anniversario dall’inserimento dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino nell’elenco deiPatrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Se invece si vuole ripercorrere la storia delritrattoe dell’autoritratto fotografico femminile, non si può perdere “Io, lei, l’altra – Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste”, visitabile al Magazzino delle Idee di Trieste. L’esposizione ripercorre, attraverso novanta opere, la fotografia degli ultimi cento anni e permette di valutare lanuova concezione della donnae il suo ruolo attraverso una successione di straordinarie immagini, daWanda WulzaCindy Sherman, daFlorence HenriaNan Goldin. Infine, solo per questo week-end, a Milano verrà proiettato il cortometraggio “The last supper – The living tableau”, ogni 15 minuti dalle ore 21 sulla facciata di Santa Maria delle Grazie. Ispirato all’opera “L’Ultima Cena” di Leonardo Da Vinci, il filmato di Armondo Linus Acosta accompagnerà la liturgia pasquale, unendosacralità religiosa e sacralità artistica,proprio nello stesso luogodove il pittore italiano dipinse il suo capolavoro. Traugott Richard, Costume bernese, dalla serie Costumes Suisses, 1883 Vedo Rosso è il nuovo allestimento tematico della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati Allestimento mostra Giappone: disegno e design | Dai libri illustrati Meiji ai manifest d’arte contemporanea (Mario Teli) Recupero campione di palo, Isolino, 2021 Deborah Feingold, Annie Lennox, New York, 1983 Leonardo da Vinci, Ultima Cena, dettaglio, Museo Cenacolo Vinciano