Ente nazionale per l’aviazione civile: divieto per gli aerei delle Ong di monitorare il Mediterraneo

Ente nazionale per l’aviazione civile: divieto per gli aerei delle Ong di monitorare il Mediterraneo

 

Attraverso alcune ordinanze diramate dalle proprie direzioni territoriali della Sicilia orientale e occidentale,l’Enac,Ente nazionale per l’aviazione civile italiano,ha vietato ai velivoli delle Ong di sorvolare il Mar Mediterraneo centrale alla ricerca di imbarcazioni che trasportanomigrantiin situazioni di difficoltà. L’obiettivo dichiarato è quello di“contrastare l’immigrazione irregolare”. Nella disposizione del divieto si legge chei velivoli delle Organizzazioni possono costituire “un aggravio dei compiti istituzionali di intervento in mare” per la Guardia costieraitaliana, tramite il “prelievo da imbarcazioni di fortuna di persone migranti provenienti da rotte nordafricane”. L’Enacintende quindi evitare “azioni di intervento (delle Ong,ndr)che rischiano di compromettere l’incolumità delle persone migranti”. Tuttavia gli aerei a cui è rivolto il divieto non portano concretamente a termine le operazionidi ricerca e salvataggio. La tedescaSea-Watch,ha infatti ribadito che la propria attività di ricognizione aerea civile consiste nel sorvolare il Mediterraneo per documentare leviolazioni dei diritti umani e segnalare le emergenze ai centri di controllo dei soccorsi e alle navi. Secondo il suo punto di vista “le ordinanze hanno il chiaro scopo di fermarei nostri aerei da ricognizione, ovverogli unici occhi della società civile nelMediterraneo. Occhi fondamentali per documentare le quotidiane violazioni dei diritti umani che vi avvengono, comprese quelle perpetrate dalla cosiddetta guardia costiera libica”. Due giorni dopo la diffusione dell’ordinanza,Sea-Watchha comunque fatto decollare il proprio aereo da ricognizione, ilSeaBird, dall’aeroporto di Lampedusa verso il Mediterraneo centrale. Sul proprio accountX, dove è stato pubblicato il video del decollo, l’Ong ha scritto “Vogliono impedire ai nostri aerei di testimoniare cosa succede nel Mediterraneo, ma noi non ci fermeremo”. Nel 2019 l’Enacaveva già bloccato l’attività delMoonbird, aereo diSea-Watch,e ilColibrìdell’Ong francesePilotes volontairesperché “Le norme nazionali impongono che quei velivoli possano essere usati solo per attività ricreative e non professionali”. Anche in questo caso l’Ong tedesca, attraverso il suo portavoce Ruben Neugebauer, aveva sostenuto che dietro al blocco dei due velivoli ci fosse la volontà di evitare la presenza di testimoni nel Mediterraneo: “Le ragioni sono politiche. La nostra missione è in regola con le norme nazionali e italiane”.