Usa: non tutti i fedeli sono contro l’aborto

Quando si parla diaborto, spesso si riduce a una questionereligiosa. Credenti a difendere la vita da un lato, atei senza dio dall’altro. Questo non accade solo a livello di dibattito: gli sforzi per limitare l’accesso all’Ivg, infatti, sono giustificati dalle convinzioni religiose di alcuni politici e addirittura una legge del Missouri evoca nel suo testo un“Supreme Being”. La realtà, però, è un po’ più complessa di così. Secondo il nuovo sondaggio delPublic Religion Research Institute,anzi, unasignificativa maggioranza degliamericani credenti ritiene che l’aborto dovrebbe essere legalenella maggior parte o in tutti i casi. «Non esiste una posizione monolitica sul diritto all’aborto», haaffermatola Ceo dell’istituto Melissa Deckman. Secondo il rapportoAbortion Views in All 50 States, che ha analizzato i dati dell’American Values Surveydel 2023 attraverso diversi indicatori demografici, religiosi o politici,gran parte degli americani e delle americane affiliati a una confessione religiosa non sostengono l’illegalità dell’aborto in tutti i casi. La maggioranza delle tradizioni religiose, infatti, afferma che l’aborto dovrebbe esserelegale in tutti o nella maggior parte dei casi: tra di loro ci sono gliuniversalisti unitari(93%), gliebreiamericani (81%), ibuddisti(79%), gli altricattoliciBipoc (73%), iprotestantineri (71%), i protestanti bianchi principali/non evangelici (68%), i cattolici bianchi (62%), imusulmani(60%), i cattolici ispanici (57%) e altri protestanti Bipoc (52%). Ovviamente,le eccezioni non mancano. A ritenere che l’aborto debba essere illegale (in tutti o nella maggio parte dei casi) sono i protestanti evangelici bianchi (lo pensa il 72%), i Santi degli Ultimi Giorni (69%) e i Testimoni di Geova (54%). Questi gruppi, però, rappresentano una piccola percentuale della popolazione: solo il 14% dei cristiani bianchi sono protestanti evangelici, mentre i Santi degli Ultimi Giorni costruiscono circa il 2% della popolazione americana e i testimoni di Geova meno dell’1%. Rispetto al 2018, a eccezione dei Testimoni di Geova,tutti i gruppi religiosi sono diventati più propensi ad affermare che voterebberosolo per un candidato checondivide le loro opinioni sull’aborto: gli universalisti unitari (47%), gliebreiamericani (45%), gli americani non affiliati (44%) e i protestanti evangelici bianchi (41%) sono i più propensi a sostenerlo. Quasi la metà degli americani afferma di essere religiosa, ma non c’è alcuno stato in America in cui più del 16% della popolazione sostenga il divieto dell’aborto, ha spiegato Deckman. Tra chi non ha alcuna affiliazione religiosa (1 americano su 4) quasi il 90% ritiene che l’aborto dovrebbe essere legale nella maggior parte o in tutti i casi. Si dimostrano invece favorevoli allacriminalizzazione dell’aborto i sostenitori del nazionalismo cristiano:“in tutti i 50 stati – spiega il rapporto – più alto è il punteggio ottenuto dai residenti sulla scala del nazionalismo cristiano, meno è probabile che sostengano la legalità dell’aborto”.