L’alluvione a Dubai non c’entra con l’inseminazione artificiale di nuvole

 

L’alluvione a Dubaiè stata causata da piogge anomale, risultato di un temporale preannunciato, e non l’esito di un’operazione di geo-ingegneristica. L‘evento estremoche ha recentemente colpito la zona di Dubai è senza precedenti, di quelle che negli Emirati Arabi si verificherebbero una volta ogni cento anni. Quasi due anni di piogge si sono abbattuti sulla regionea partire da martedì: il Centro meteorologico nazionale ha registrato 254.8 millimetri di pioggia caduta in meno di 24 ore. Nel cercare una risposta a quanto accaduto, l’attenzione si è subito rivolta all’inseminazione artificiale di nuvole (cloud seeding), una tecnologia geo-ingegneristica in grado diprovocare pioggein zone molto aride come gli Emirati Arabi Uniti. La pratica consiste nell’iniettare ioduro d’argento nelle nuvole, che contengono molto vapore acqueo. In questo modo si incoraggerebbe la formazione di cristalli di ghiaccio, che andrebbero poi a trasformarsi in pioggia o neve. L’inseminazione di nuvole esiste dal 1940, e unaricercadell’American Meteorological Societynota comeThe Snowie Projectha evidenziato l’efficacia di questa pratica: nel giro di due ore si potrebbe produrre una quantità di neve tale da riempire 282 piscine olimpiche. Come riporta ilWashington Post, molte persone hanno pensato che potesse essere questa la causa scatenante del diluvio, ma gli scienziati hanno smentito: le piogge torrenzialisono state il risultato di accadimenti meteorologici prevedibili già da una settimana prima. Si tratta di eventi chea causa del riscaldamento globale diventeranno sempre più frequenti ed estremi. Inoltre, il Centro meteorologico nazionale degli Emirati Arabiavrebbe confermatoa Cnbc che non sarebbero state condotte operazioni di inseminazione sulle nuvole prima delle alluvioni di questi ultimi giorni. In ogni caso, ricercare l’eventuale inseminazione richiederebbe una ricerca approfondita e sofisticata. Secondo la maggior parte dei meteorologi, l’evento è stato il prodotto del movimento di aria in zone dalla bassa pressione combinato con umidità abbondante. L’ipotesiè sottolineataanche da Al Jazeera, in cui viene spiegato come la tempesta sia stata provocata da un’abbondante umidità tropicale proveniente dall’equatore, poi rilasciata sul territorio degli Emirati Arabi. I datisono stati confermatianche da alcuni meteorologi suX. Friederike Otto, una climatologa dell’Imperial College di Londra, ha detto alWashington Postche il cambiamento climatico provoca piogge torrenziali nel mondo perché l’aria più calda può trattenere più umidità. Come sappiamo, il riscaldamento globale è un dato in crescita. Secondo il Report climatico annuale di Noaa, l’Agenzia scientifica e normativa statunitense,dal 1982 la velocità del riscaldamento degli oceani e della Terrasi aggirerebbe attorno ai 0.20 gradi ogni dieci anni.