Disney vs Universal: è guerra tra parchi divertimento

Disney vs Universal: è guerra tra parchi divertimento

 

L’ultimo anno è stato piuttosto complesso perDisney, che fino ad agosto registravaperdite nette per460 milioni di dollari, con cali di fatturato in diversi suoi settori di mercato. Uno fra tutti, lo streaming. La piattaformaDisney+contava oltre 500 milioni sfumati nell’ultimo trimestre e più di 11 milioni di abbonati persi in tutto il mondo. Nonostante i conti in rosso, parzialmenterecuperativerso novembre dopo un decisotaglio dei costi,a trainare i bilanci del colosso dell’intrattenimento è sempre stato ilsegmentoExperiences, composto da crociere, prodotti di consumo e soprattuttoparchi di divertimento, che registravaricavi in rialzo del 13%mentre il resto dell’offertaDisneycrollava a picco. Non a caso, i ricavi di questa divisione hanno rappresentato circa il30-40% delle entrate complessivedell’intera multinazionale negli ultimi 10 anni. Questo ramo d’azienda tanto redditizio quanto essenziale per concedere un po’ di respiro alla multinazionale americana, rischia tuttavia di subire i contraccolpi diUniversal, casa di produzione cinematografica di modeste dimensioni se paragonata al gigante di Burbank, ma che in un futuro non troppo lontano potrebbe dare delfilo da torcereai numerosi parchi a tema di Topolino. Dopo essere nato come semplice itinerario per turisti per paparazzare gli attori fra le vie degli studios a Hollywood, quello della Universal Pictures si è trasformato rapidamente in un progetto sempre più sofisticato e ambizioso conenormi set permanentibasati sui suoi film più noti, come a esempio lo squalo in versione animatronic del capolavoro di Spielberg, o l’enorme King Kong che spaventa i turisti cercando di afferrare il loro bus. Esperienze immersive e coinvolgenti che hanno trasformato il tour hollywoodiano a diventare il temibile vicino di casa delWalt Disney WorldaOrlando, in Florida. Fino a ora i turisti hanno sempre organizzato i loro viaggi nelSunshine State,prenotando mediamente un soggiorno di molte più notti per il parcoDisneye i restanti per quelloUniversal, portando vendite rispettivamente per32,5 e 8,95 miliardi di dollari. Le cose però potrebbero ben presto cambiare, visto che l’Universal Epic Universe, parco a tema annunciato nel 2019 e attualmente in costruzione proprio a Orlando, si estenderà ben per750 acridensamente popolato dai più famosi e redditizi franchise della casa cinematografica, come a es empio enormi attrazioni dedicate a Harry Potter e ai personaggi dell’universo di Super Mario, guadagnandosi il titolo diparco più grande dell’intero Universal Orlando Resort. Una novità che potrebbe spingere sempre più famiglie a riprogrammare le loro vacanze, privilegiando i giorni di permanenza nel parco divertimenti Universal e lasciando le briciole perDisney. Una scelta che si tradurrebbe inperdite per milioni di dollari, specialmente in un periodo di crescente disinnamoramento da parte dei fan più accaniti del mondoDisneyche, con l’amaro in bocca per le poche novità, potrebberodiminuire di circaun milione entro il 2026, per trasferirsi magari in massa nei parchi a tema del principale concorrente. Un simile meccanismo economico dovrebbe teoricamente portare benefici per il consumatore, dato che la concorrenza fra più player li costringe a migliorare la propria offerta per recuperare l’attenzione dei turisti, specialmente sul lato deiprezzi. Il biglietto di ingresso per entrare nel Disneyland californiano o in quello di Orlando è reduce diaumenti che vanno dal 4% al 15,7%, con incrementi estesi su tutte le varie opzioni di ingresso, oltre che sui parcheggi e servizi per saltare la fila che portano il prezzo delpass annualea raggiungere i fino a1.449 dollari. A fronte, invece, dei circa 200-300 dollari richiesti per i biglietti giornalieri multiparcoUniversal. Disneysi difende facendo leva sull’ aggiunta costante dinuovi spettacoli ed esperienze, mentre annuncia contemporaneamenteinvestimenti per 60 miliardinei prossimi 10 anni per parchi e crociere. Nella speranza di far tornare Topolino al primo posto delle vacanze di milioni di famiglie.