Nostalgia canaglia: il ritorno di Neopets dagli anni 2000

Negli anni 2000 il suono stridulo e famigliare dell’accesso remoto segnava per Olivia Packenham e molti altri coetanei e coetanee l’inizio di unviaggio nel mondo virtuale diNeopets, dove ciascun utente trovava le suecreature immaginarie nel villaggio di Neopia. Dopo anni di declino, nel dicembre del 2023 la piattaforma ha avuto un’idea:un audacerebranding, mirato a riconnettersi con i vecchi fan. Così Olivia a dicembre ha fatto ritorno a Neopia, trovando le sue creature come le aveva lasciate, “cresciute” però di 15 anni.Per lei, così come per migliaia di altri giocatori, tornare su neopets.com è stato un tuffo nel passato: «È come entrare in un museo diinternetdei primi anni 2000» ha raccontato la ragazza. L’unica differenza è che, oggi, non si rischia di intasare la linea telefonica di casa. Come Olivia, all’appello hanno risposto in molti. Questa rinascita sembra aver attratto in particolar modo iMillenials, che rappresentano il 40% degli utenti attuali, mentre il 26% rientra nella fascia di età 18-24. Dall’ascesa al rilancio: la storia diNeopets Neopets ha fatto il suo debutto nel lontano 1999, offrendo agli utenti la possibilità diprendersi cura di creature virtualie di partecipare a mini-giochi in un vero e propriosocial networkante litteram. Nei primi anni 2000, dopo aver raggiunto il suo apice con oltre 25 milioni di utenti attivi, è stato peròmesso in ombra da altri siti di gioco online e piattaforme emergenti. Nel 2017, quando è stato acquisito dalla societàNetDragon,contava solo 100.000 utenti, e la scomparsa definitiva diFlash Playernel 2020 ha reso inaccessibile gran parte del sito. Tuttavia, nello stesso anno ha fatto la sua comparsa sulla scenaDominc Law, consulente e imprenditore che,entrato nel team diNetDragon,ha voluto salvareNeopets, individuando negli utenti fedelissimi un’opportunità unica. Convinto del potenziale di questo affetto, Law ha ottenuto il supporto della società per trasformareNeopetsin un’ala indipendente:sotto la nuova leadership, il sito ha iniziato un processo di ripristino e miglioramento e, nonostante le sfide,il numero di utenti mensili è cresciuto a quasi 300.000 negli ultimi 6 mesi. Rilancio del mercato virtuale e dialogo con i fan Dominic Law, ora amministratore delegato diNeopets, ha descritto questa fase comel’inizio della rinascita, anche se riconosce che il lavoro da fare è ancora molto. E proprio in quest’otticasta esplorando nuove frontiere, come per esempio la concessione in licenza per giochi di carte e un Monopoli a tema,con l’obiettivo di far diventare l’operazione redditizia entro la fine del 2024. Una delle sfide più importanti è stata quella diriequilibrare l’economia interna del gioco: dopo anni di trascuratezza, il mercato virtuale ha avuto un’inflazione selvaggia – con alcuni oggetti diventati incredibilmente preziosi – creandodisuguaglianze tra i giocatori, con quelli di lunga data che detengono risorse valorizzate e i nuovi arrivati che lottano per tenere il passo. Ma mentreNeopetssi impegna a riportare al suo splendore il mondo di Neopia, stimola la creatività dei fan con altri progetti come ilNeopass, che permette di accedere a giochi di terze parti e contenuti creati dalla fanbase attraverso il sito ufficiale. Sempre per fidelizzare vecchi e nuovi protagonisti, Law ha pensato anche a un programma di ambasciatori,selezionando alcuni tra i più appassionati per collaborare direttamente con il suo team. Per molti giocatori l’approccio di Law è un segnale di speranza: «I nuovi proprietari sembrano impegnarsi attivamente con la comunità. Essendo Millenials cresciuti con il sito, si vede che dietro i loro sforzi c’è amore, e questo li rende più significativi». Neopetssi sta dunque preparando ariaffermare il proprio posto nella cultura digitale come icona degli anni 2000, portando con sé il fascino e la nostalgia che hanno catturato i cuori di una generazione di giocatori online. E per molti è ancora il rifugio perfetto, un luogo dove tornare ai più semplici e speranzosi giorni della loro infanzia virtuale.