A metà strada tra una bici da corsa e la mountain bike, per scoprire in libertà i grandi spazi della natura: questo è ilgravel, unapratica ciclisticache sta lentamenteconquistando sempre più persone, appassionati di bici e dilettanti. Il termine gravelindica sia lapratica ciclisticache il mezzo utilizzato: la gravel bike è una bicicletta che riprende la geometria inziale di una bici da strada, ma è composta da diversi componenti in grado di renderlapiù robusta e versatile. Questa bici permette di percorrere allo stesso tempo strade di campagna e piste di ghiaia o sterrate. Il gravel nasce nel 2010 negli Stati Uniti, dove le strade secondarie non sono tutte asfaltate, ed è nata l’esigenza di trovare un mezzo in grado di percorrerle. Infatti,gravel in inglese significa “ghiaia”ed è proprio per questo tipo di terreno dai piccoli sassolini bianchi che è nato questo modello di bici. Le piste di ghiaia permettono diesplorare nuovi orizzonti e godere diampi spazi aperti verdi,tra velocità e leggerezza. L’ex ciclista su strada e mountain biker statunitense John Tomac è stato uno dei primi a fondere due diversi tipi di bicicletta e a sperimentare questa pratica. Il gravel da semplice disciplina si è imposto come uno sport praticato liberamente: è un passatempo che esce dai club e dalle federazioni e che tende a essere meno codificato. Permette di godere degli ampi spazi all’aria aperta, e oltre a percorrere terreni più semplicirichiede meno tecnica rispetto alla mountain bike. Il gravel è accessibile a tutti i livelli e profili di biker, e come tutti i mezzi a due ruote è rispettoso dell’ambiente. Grazie alcicloturismoe allasensibilità verso soluzioni più green per la mobilità in città, anche molti italiani si stanno appassionando al gravel, una pratica dove il mezzo a due ruote è molto versatile. La gravel bike è composta da pneumatici larghi e da un manubrio curvo, una sella comoda, il tutto in una posizione di guida più rilassata rispetto alle bici da strada o le mountain bike. Usare una bici da gravel permette anche di farebikepacking, ossia viaggiare con le borse direttamente attaccate alla bici, senza utilizzare il portapacchi. La gravel bike è adatta sia all’asfalto che ai sentieri, ed è in grado di collegare tra loro percorsi diversi: strade sterrate, percorsi forestali, sentieri, strade secondarie e mulattiere. Non solo: grazie alla sua semplicità e versatilità, il gravel diventa spesso uno sport comunitario, e avvicina molte persone alla bicicletta perchéparla un linguaggio nuovo, universale e inclusivo. Oltre a diversi modelli di gravel bike già disponibili, dato il successo i produttori stanno iniziando a offrire persinomodelli di bici da ghiaia assistite elettricamente. Per i più allenati è possibile prendere parte agare di gravel: la più famosa, che si svolge in primavera, è negli Stati Uniti e si chiamaBarry-Roubaix: 100 km di percorso nel Michigan, nel nord est degli Stati Uniti. Nel 2006 è nata anche la Dirty Kanza, una corsa di 320 km che percorre le strade ghiaiate delle Flint Hills vicino a Emporia, nel Kansas. Tra pascoli, boschi, torrenti, parchi naturali, baite, laghi e valli tra salite e discese esposti alle Dolomiti,il Trentino rappresenta uno dei luoghi ideali in cui fare gravel. Aspettando ilTour of the Alps, la corsa internazionale di ciclismo in programma dal 15 al 19 aprile,la Regioneproponesette itinerari dedicati proprio a questo tipo di praticaciclistica, che vanno dalla Piana Rotaliana Königsberg al giro della Val di Fassa. Un modo per godere della natura ed esplorare i paesaggi della montagna, il tutto in sella alla bici da ghiaia.