Aiuto! Il mio collega ha un Entitlement esagerato!

L’Entitlementè la radicataconvinzione di meritare un trattamento specialeo comunque migliore degli altri. Non solo in alcune circostanze ma sempre! Le persone con questa mentalità sonoconvinte che il mondo sia costantemente in debito con loro. Non è un concetto nuovo in psicologia,Freudscrisse di pazienti che sostenevano di avere diritto a una sorta di risarcimento dalla vita.Jacobsonsviluppò il concetto, ritenendo che questo diritto avesseorigine dall’idea di essere in possesso di caratteristiche eccezionali. In sociologia,Samuelsonha descritto gli anni ‘50 come “Età dell’Entitlement” dove tutti (o quasi tutti) pensavano di meritare la loro quota di successo. Altri sociologi si sono spinti a definire la generazione deibaby boomercome “Entitlement Generation”. Sebbene, all’inizio il concetto avesse principalmente una connotazione negativa,oggi, si ritiene esistanotre atteggiamenti, o megliotre modalità di Entitlement. Entitlement assertivo. Qui troviamo le persone che sanno, realisticamente, valutare ciò che possono e non possono aspettarsi dagli altri e difendono in modo assertivo e fiducioso le proprie preferenze ritenendole importanti per il proprio benessere. Entitlement esagerato o eccessivo. Coloro che ritengono di avere il diritto che i propri bisogni siano soddisfatti indipendentemente dai bisogni degli altri. Persone che siamo, spesso, abituati a definire come un misto di prepotenza e di egoismo. Entitlement limitato. Non hanno l’autonomia e l’assertività per difendere i propri diritti. In cuor loro, dubitano di avere il diritto di rivendicare i propri bisogni e di poter ricevere attenzioni dagli altri. Sono descritti, solitamente, come modesti, timidi, cauti o introversi. Le persone conEntitlement assertivo, nelle relazioni di coppiasanno riconoscere sia la propria soggettività e i propri diritti sia quelli del proprio partnere cercano di trovare un equilibrio tra le due istanze. Mentre le persone conEntitlement esageratoo eccessivosi aspettano che i partner si prendano cura dei loro bisogni e desideri(anche senza averli espressi) e sono altamente sensibili e reattivi alla violazione di queste aspettative. Chi ha unEntitlement limitatovive una vita di coppia caratterizzata da unamancanza di affermazione dei propri bisogniche tende, costantemente, a inibire. Alcune ricerche hanno evidenziato che sia l’Entitlement limitato sia quello esagerato abbiano origine da un attaccamento insicuro, producano difficoltà emotive e si accompagnano abassi livelli di benesseresia individuale sia di coppia. Secondo alcuni, l’interiorizzazione di una cultura patriarcale (in base alla quale le donne dovrebbero soddisfare i bisogni e le aspettative degli altri) porta alla svalutazione dei desideri, dei bisogni e del senso di autostima, minando così la possibilità di costruire un Entitlement assertivo. Vent’anni fa, Sanchez e Gager, hanno scoperto chel’Entitlement gioca un ruolo importante nel decidere sedivorziareo meno(anche se più tra gli uomini che tra le donne). Colleghi e colleghe con un Entitlement esagerato possono causare seri danniinterpersonali e sociali, e sono più propensi a comportamenti inadeguati (come a esempio rubare, aggredire e imbrogliare). Una cosa che li caratterizza è l’incapacità di ricercare soluzioniwin-winnelle negoziazioni, perchévogliono una “vittoria nella vittoria.” Una ricerca di Corinne Warrener ha evidenziato che non ci sono differenze di genere nell’Entitlement, ma che questo modo di essere èalla base di comportamenti abusivi(economici, emotivi, fisici e sessuali)da parte degli uomini. Non c’è da stupirsi! Già molte altre ricerche hanno infatti messo in relazione l’Entitlement esagerato con comportamenti violenti nei confronti delle donne, che originerebbero dalla convinzione di avere dei “diritti” su di loro e sul loro corpo (fino ad arrivare allo stupro). Nei casi più gravi, l’Entitlement esagerato è associato al narcisismovulnerabile (caratterizzato da timidezza e nevroticismo) e al narcisismo grandioso (caratterizzato dall’audacia). Le persone con un Entitlement esageratosentono di meritare più dalla vita, indipendentemente da ciò che hanno. In alcuni casi, si aspettano di elevare il proprio stile di vita (sempre in rapporto agli altri e non ai propri reali bisogni) al di sopra di quello degli altri senza per questo volersi impegnare nello sforzo necessario per farlo. A pagarne le conseguenze sono i colleghi più fragili, soprattutto nelle discussioni. Le persone con Entitlement esagerato sul lavoro sono bravissime a far passare il messaggio che tutti dovrebbero farsi in quattro per aiutarli e che chi non è d’accordo con loro sta sbagliando: perché è una cosa orribile non esserlo. Da questa convinzione si originano scenate e veri e propri melodrammi, infarciti divittimismo e complottismo. Questo porta, chi li conosce e non ha gli strumenti per gestirli a ripiegare sull’aiutarli, sperimentando un altro lato “oscuro” degli Entitlement esagerati:non sanno dire grazie e sembrano non sperimentare mai la sensazione della gratitudine. Sono sempre a caccia di elogi e complimenti ma sono molto avari a darne o restituirne alla propria squadra o ai propri colleghi. Dietro queste facciate arroganti e presuntuose però si celanobambini insicuri, spesso accompagnati da momenti di forte depressione. Bambini cresciuti nell’illusione di essere speciali e destinati a grandi cose, ma che non hanno mai realmente visto e subito (perché i genitori lo hanno sempre protetto) le conseguenze delle proprie azioni. In taluni casi l’Entitlement esagerato è ilrisultato di una negazione dei diritti dell’infanziache ora la persona ritiene di meritare come forma “risarcitoria”. E allora? Saremo condannati per sempre a sopportarli? La Psicologia Positiva viene in nostro e in suo aiuto.L’Entitlement esagerato si combatte con la consapevolezza(saper riconoscere l’origine del proprio atteggiamento e comportamento, riuscire a dargli un nome)e sperimentando esperienza di gratitudine, gentilezza ed empatia.La vera rivoluzione per L’Entitlement esagerato è scoprire che non si hanno particolari diritti ma che invece, si ha il dovere di occuparsi dei bisogni degli altri.