I Life’s Essential 8 rallentano l’invecchiamento di 6 anni

 

Alzi la mano chi, nella vita, ha sentito parlare almeno una volta delle regole basilari per unostile di vita sano: mangiare bene e in modo variegato, praticare almeno 40 minuti di attività fisica al giorno, dormire 8 ore a notte, evitare alcol e fumo. Queste sono solo alcune delle buone abitudini da praticare per un personale benessere psico-fisico e un miglioramento generale della qualità della vita: riducono lo stress, ci fanno sentire più propositivi, ci danno più energia e ci aiutano a mantenere ottimali i valori indicatori del nostro stato di salute. Sulla base di questo, nel 2022, l’American Heart Associationha creato iLife’s Essential 8, una lista di8 buone e fondamentali abitudiniche ognuno di noi dovrebbe seguire perprendersi cura del cuoree, di conseguenza, della propriasalute: tra queste, oltre alle tradizionali regole del mangiare sano, fare attività fisica regolarmente, smettere di fumare e dormire a sufficienza, spiccano anchemantenere un peso adeguatoe tenere sotto controllo ilcolesterolo, laglicemiae lapressione sanguigna. Se per tanti si è trattato soltanto di un ennesimo elenco di raccomandazioni per una vita longeva e in salute, per un gruppo di ricercatori dellaColumbia Universitydi New York, guidati da Noum Makarem, iLife’s Essential 8sono stati i fondamentali protagonisti di uno studio preliminare da poco concluso, mirato ad analizzare gli effetti prodotti dabuone abitudini di vitasul nostro corpo, alla ricerca di una possibile correlazione tra salute del cuore, salute del cervello e longevità. Cos’hanno scoperto? Cheavere un’elevata salute cardiovascolare può rallentare il ritmo dell’invecchiamento biologico, riducendo così il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e altre malattie legate all’età, allungando la vita e migliorandone la qualità. Ma andiamo per gradi. Lo studio,finanziato dall’American Heart Associatione dalNational Institutes of Health,ha coinvolto un campione di6.500 adulti con un’età media di 47 anni, tra uomini e donne,che hanno partecipato alNational Health and Nutrition Examination Surveydal 2015 al 2018 e a cui è stato assegnato un punteggio di aderenza agli 8 indicatori deiLife Essential 8sulla base delle loro dichiarazioni. Calcolando una media finale, i punteggi complessivi sono stati divisi in:salute cardiovascolare alta, moderata o bassa. Quello che è emerso dai risultati della ricerca, è che i partecipanti con un’elevata salute cardiovascolare avevano un’accelerazione dell’età fenotipica negativa, il che significa che erano fisiologicamente più giovani del previsto. Al contrario, quelli con una scarsa salute cardiovascolare avevano un’accelerazione dell’età fenotipica positiva, il che significa che erano più vecchi del previsto fisiologicamente. Per esempio, l’età media effettiva di coloro che avevano un’elevata salute cardiovascolare era di 41 anni, ma la loro età biologica media era di 36; e l’età media effettiva di coloro che avevano una scarsa salute cardiovascolare era di 53 anni, sebbene la loro età biologica media fosse di 57. «Abbiamo scoperto cheuna migliore salute cardiovascolare è associata a un invecchiamento biologico rallentato,misurato dall’età fenotipica. Abbiamo anche trovato un’associazione dose-dipendente: man mano che la salute del cuore migliora, l’invecchiamento biologico diminuisce», ha affermato l’autore senior dello studio Nour Makarem, Dopo aver tenuto conto dei fattori sociali, economici e demografici, avere il punteggioLife’s Essential 8più alto (quindi con un’alta salute cardiovascolare) è stato associato dai ricercatori a un’età biologica che è in media 6 anni più giovane dell’età effettiva dell’individuo rispetto ad avere il punteggio più basso (quindi bassa salute cardiovascolare). «Una maggiore aderenza a tutte le metricheLife’s Essential 8, che conducono a un miglioramento della salute cardiovascolare, possono rallentare il processo di invecchiamento del corpo e avere molti benefici in prospettiva futura. Il ridotto invecchiamento biologico non è solo associato a un minor rischio di malattie croniche come le malattie cardiache, ma è anche associato a una vita più lunga e a un minor rischio di morte», ha aggiunto Makarem, a capo della ricerca. «Questi risultati ci aiutano a comprendere il legame tra età cronologica ed età biologica e come seguire abitudini di vita sane può aiutarci a vivere più a lungo.Tutti vogliono vivere più a lungo ma, cosa ancora più importante, vogliamo vivere in modo più sanopiù a lungo in modo da poter davvero godere e avere una buona qualità di vita per il maggior numero di anni possibile»,ha sottolineato Donald M. Lloyd-Jones, presidente del gruppo di scrittura perLife’s Essential 8,ex presidente volontario dell’American Heart Association. Lo studio verrà presentato tra pochi giorni all’American Heart Association’s Scientific Sessions 2023, l’incontro di rilevanza mondiale che si terrà dall’11 al 13 novembre a Filadelfia e che rappresenta un importante scambio globale degli ultimi progressi scientifici, della ricerca e degli aggiornamenti della pratica clinica basati sull’evidenza nella scienza cardiovascolare.