Ecco perché bisogna inserire economia e diritto tra le materie scolastiche

Ecco perché bisogna inserire economia e diritto tra le materie scolastiche

 

Nel1992in Italia si decise di fare unesperimento: inserireeconomia e dirittonellescuolesecondarie di Secondo Gradocomemateriecurriculari. Il cosiddettopercorso Brocca. E poi, cos’è successo?Dal 2010 la sperimentazione è finitae ora siamo al25° posto in Europa per lo studio di queste materie.Ma se ai tempi maneggiare questo tipo di competenze era utile e importante, oggi ènecessarioe imprescindibile. Eppure, il66%degli studenti italiani delle scuole primarie e secondarienon studiano materie giuridiche né economiche;solo il 20% degli studenti italiani ha un livello di alfabetizzazione finanziaria sufficiente eper il 91% le informazioni suldenaroarrivano solo dai genitori. Studiare economia e diritto non significa solo imparare a gestire le proprie finanzein modo consapevole, ma comprendere il mondo che ci circonda ed essere liberi diprogettare il proprio futuro. Si parla tanto di giovani, di futuro appunto, ma poi nessuno dà a questi ragazzi e queste ragazze gli strumenti per costruirselo. Eppure,esempi virtuosi non ne mancano,né a livello Europeo né nel mondo privato. L’Istituto Maria Consolatrice di Milano propone una progettualità annuale con lo scopo di formare gli studenti e farli diventare veri e propri imprenditori. L’Istituto Tecnico Galilei – Costa – Scarambone di Lecce lancia il progettoi-Startup,con l’obiettivo di incentivare gli studenti a inventarsi un prodotto/servizio/app mentre vengono supportati da lezioni di economia aziendale, diritto, informatica, lingue, lettere, storia, imprenditorialità, laboratori, e workshop in aggiunta al programma scolastico. Qualcosa viene fatto anche dal pubblico, mamanca un disegno strategico e d’insieme. Forse, invece di cambiare per l’ennesima volta come verranno espressi i voti nella scuola primaria, si potrebbe cominciare apensare a qualcosa che davvero abbia un impatto sulla vita deglistudenti.Siamo troppo ambiziosi? No. Saremmo troppo ambiziosi se chiedessimo di ripensare gli orari e il calendario scolastico, oggi completamente inadeguati, per venire incontro alle esigenze delle famiglie (e delle donne, soprattutto). Saremmo troppo ambiziosi se proponessimo di cambiare l’accesso all’insegnamento, rendendolo più trasparente e meritocratico, o se aggiornassimo i nostri metodi di insegnamento fermi al secolo scorso. Saremmo probabilmente anche troppo ambiziosi (o semplicemente ottimisti) nel chiedere che i nostri ragazzi e le nostre ragazze studino nelle condizioni ambientali corrette (al caldo d’inverno, al fresco d’estate). Noi per il momento vogliamo esseresolo ambiziosie per questoAdesso!propone diinserire economia e diritto come materie curriculariin tutte le scuole secondarie di Secondo Grado. Una proposta mirata e circoscritta, un primo passo verso unascuola degna di essere chiamata così nel 2024. Proponiamo lo studio di queste materiecome a sé stantie non, come succede oggi, impastate insieme ad altre come, a esempio, l’educazione civica. Proponiamo chea insegnare queste materie sianoinsegnantiqualificati.Proponiamo che queste materie non vengano inserite come materie curriculari solo nei licei, ma in tutte le scuole secondarie di Secondo Grado. Considerato il tempo in cui viviamo,non proponiamo solo di inserire queste materie nel piano di studi,ma abbiamo anche l’obiettivo dicontribuire a definire il modo in cui verranno inserite. Crediamo che un approcciolaboratoriale, fatto diprogettualità,lavori di gruppo,utilizzo di strumenti digitali possa essere non solo più efficace e stimolante, ma anche l’inizio di unapiccola rivoluzione della scuola italiana.