L’Europa premia le nuove startup a guida femminile

 

Un importante sostegno per lenuove startupa elevato contenuto tecnologico. Eguidate da donne.L’iniziativa è della Commissione europea, che il 1° marzo ha annunciato i risultati del primo invito alWomen TechEu. Si tratta del programma pilota europeo che ha l’obiettivo di abbattere il divario di genere, presente anche nel campo dell’innovazione. Lanciato lo scorso luglio per fornirecoaching e tutoraggio, oltre ad aiuti economici mirati per aiutare a sviluppare la loro attività, a partire da questa primavera l’iniziativa europea sosterrà50 promettenti startup, finanziando sovvenzioni del valore di 75.000 euro.La Commissione ha selezionato un gruppo di imprese guidate da donne di 15 Paesi diversi: più di 40 con base nell’Unione europea. Ben5 sono italiane. Si tratta della milaneseBiomimx, l’anconitanaEmoj, la torineseClearBox AI Solutions, la bolzaninaEcosteere la romanaSplastica. E si occupano rispettivamente di salute (le prime due), intelligenza artificiale, gestione di dati e ingegneria. Dalla produzione di organi su chipsu cui testare l’efficacia e la non tossicità di nuovi farmaci finoalla creazione di un materiale biodegradabile, compostabile e alternativo alla plastica, i progetti delle cinque aziende italiane premiate si aggiungono alle altre 45 selezionate per aver sviluppato innovazioni avanguardistiche, impegnandosi a raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile (gli OSS) come la riduzione degli sprechi alimentari, la lotta al climate change. Ma anche l’ampliamento dell’accesso all’istruzione e l’emancipazione femminile. La Commissione ha fatto sapere che rinnoverà il programma Women TechEu:il bilancio per il prossimo invito sarà aumentato a 10 milioni di euro, e finanzierà 130 imprese. «Le start-up a contenuto tecnologico estremamente avanzato tendono ad avere cicli di ricerca e sviluppo più lunghi e spesso la loro costruzione richiede più tempo e capitale rispetto ad altre imprese – ha spiegato la Commissione in una nota –La maggior parte di loro, se non riceve tempestivamente sostegno e investimenti adeguati,rischierebbe di fallire nei primi annise non riceve tempestivamente sostegno e investimenti adeguati. Le donne che operano nel settore delle tecnologie avanzate si trovano spesso ad affrontare l’ulteriore ostacolo rappresentato daipregiudizi e dagli stereotipi di genere, particolarmente diffusi nel settore». «Il gran numero di domande di alto livello– ha dichiarato Mariya Gabriel, Commissaria europea per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani – conferma la necessità per le donne che operano nel settore delle tecnologie estremamente avanzate di ottenere sostegno per le loro imprese nella fase iniziale, che è la più rischiosa». Per ogni donna chenonha l’opportunità di avviare e guidare un’impresa tecnologica,l’Europa perde non solo talento e diversità, ma anche occasione di crescita economica. E a capirlo, finalmente, è stata proprio l’Europa.