UFFICIALE INPS, sospeso l’Assegno Unico già da ottobre: questo è il motivo | La regola che nessuno rispetta

INPS - fonte_iStock - LaSvolta.it

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La comunicazione dell’INPS arriva come un fulmine a ciel sereno, l’Assegno di inclusione viene bloccato già da ottobre. 

Quando l’INPS prevede delle comunicazioni ufficiali difficilmente c’è qualche notizia buona, non ce ne voglia a male l’ente più importante del nostro Paese, ma è la storia a insegnarci quanto sia difficile fare i conti con le sue decisioni, soprattutto se riguardano le misure economiche che dovrebbero essere di aiuto ai cittadini italiani.

C’era una volta il caro Reddito di Cittadinanza, forse qualcuno lo ricorda ancora (sai com’è, con queste memorie corte), poi è arrivata Giorgia Meloni e dobbiamo prendere atto che ha trovato una falla in questo sistema, allora ha introdotto l’Assegno di Inclusione, che spetta solo a chi ha più di 65 anni e famiglia, i disabili e le famiglie con minori. In fondo una fetta importante della popolazione.

Lo scopo dell’Assegno di Inclusione è quello di aiutare le famiglie che vivono in difficoltà economica, su questo non ci piove, ma poniamo il caso venga sospeso improvvisamente.

Ecco proprio questo è quello che sarebbe successo, l’Assegno di Inclusione è stato sospeso per via di una postilla nella sua normativa, che in pochi leggono.

Le solite scritte in piccolo

Possiamo definirle proprio così, si tratta di quelle piccole scritte sul contratto, quelle che non legge proprio nessuno e che possono essere una mannaia per coloro che godono del beneficio economico. Ci sarebbe un’azione da compiere che porterebbe ben presto all’interruzione del beneficio economico. “Ma possono lasciarci senza soldi?“, questo quello che si chiedono gli italiani, ebbene, ci dispiace deludervi, ma la risposta è “sì”.

La regola c’è e deve essere rispettata, altrimenti? Altrimenti addio al beneficio economico, anche se se ne hanno i requisiti. Attenzione quindi a seguire attentamente le indicazioni, perché fare la domanda non è sufficiente.

INPS - fonte_Depositphotos - LaSvolta.it
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Attenzione alle scadenze

La realtà è questa, i percettori dell’Assegno di Inclusione devono sapere che a seguito dell’accettazione della domanda occorre rispettare specifiche scadenze. La più importante è l’appuntamento entro 120 presso gli assistenti sociali della propria città, per dar prova che la loro condizione non sia cambiata. Questo vale per coloro che non sono abili al lavoro, ovvero hanno carico di cura su disabile o figlio con età inferiore ai 3 anni.

Nel caso in cui non si rientri in tali gruppi di beneficiari, occorre invece presentarsi presso l’ufficio di collocamento per avviare un percorso di inserimento a lavoro che sia mirato su quelle che sono le proprie capacità. Nel caso in cui questo non venga rispettato questo, la misura viene sospesa.