Mulino Bianco mette in campo il suo impegno nel rispetto dell’ambiente con i primi biscotti da agricoltura rigenerativa

Biscotto Mulino Bianco - fonte_web - LaSvolta.it

Biscotto Mulino Bianco - fonte_web - LaSvolta.it

La Mulino Bianco scende in campo con la bontà dei suoi prodotti e con una maggiore coscienza nei confronti dell’ambiente. 

Il mercato attuale ci racconta di come i consumatori chiedano sempre più trasparenza e responsabilità ambientale alle aziende a cui si affidano per acquistare qualsiasi tipologia di prodotto.Quindi Mulino Bianco, per non farsi trovare impreparata decide di fare un passo in avanti annunciando il suo primo biscotto realizzato con grano coltivato secondo pratiche di agricoltura rigenerativa.

Il nuovissimo prodotto prende il nome di Buongrano e rappresenta per il marchio un progetto pilota che combina gusto, filiera e sostenibilità: una produzione con occhi al futuro, ma che parte da oggi.

L’idea su cui tutto questo si basa è molto semplice, si vuole portare in tavola non solo un alimento che sia piacevole, ma anche un consumo consapevole di prodotti che rispettano il valore del suolo e la sua biodiversità.

Secondo il piano che è stato annunciato, i Buongrano non è un’operazione isolata, ma l’innesto di un modello che Mulino Bianco intende estendere progressivamente all’intera produzione entro il 2030.

Buongrano: caratteristiche, filiera e ambizioni

Il grano utilizzato per i Buongrano viene coltivato seguendo degli standard certificati di agricoltura rigenerativa. Israeli Mulino Bianco è stato il primo ad affermare che queste pratiche sono in grado di dare una forte mano alla fertilità del terreno, a mantenere la salute degli agroecosistemi e a ridurre le emissioni, grazie anche a tecnologie digitali di monitoraggio che verificano i risultati in campo.

Dietro a questo progetto una rete che vede come protagonisti migliaia di agricoltori e decine di mulini; il passaggio è significativo: l’azienda punta a consolidare queste pratiche nel tempo, migliorando gli indicatori ambientali e costruendo un modello che possa diventare sostenibile anche su scala maggiore. Inoltre, si cerca di monitorare l’impatto delle nuove pratiche grazie a strumenti digitali, sistemi di verifica e collaborazioni con enti scientifici, in modo da poter misurare con precisione l’efficacia delle innovazioni adottate.

Nuovo biscotto Mulino Bianco - fonte_Facebook - LaSvolta.it
Nuovo biscotto Mulino Bianco – fonte_Facebook – LaSvolta.it

La realtà dietro il lancio: un primo passo ma non una rivoluzione

Pur con tutte le promesse e i dati incoraggianti, è importante chiarire che, per ora, Buongrano resta un prodotto flagship, ovvero un punto di partenza per un progetto molto importante. Le pratiche rigenerative, al momento, sono conformi soltanto per questo biscotto, mentre la maggior parte della produzione continuerà secondo i metodi tradizionali.

Quindi al momento non possiamo parlare di una rivoluzione totale, ma di un importante segnale per dei cambiamenti. Il modello rigenerativo verrà ampiamente esteso mantenendo qualità organolettica, costi sostenibili e verifica ambientale rigorosa.