REVERSIBILITÀ, altro che addio, l’assegno aumenta di € 300 | Gli italiani possono festeggiare

Aumento reversibilità - fonte_canva - LaSvolta.it

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Un aumento di € 300 per le pensioni più discusse del momento. Si parlava di eliminare l’assegno di reversibilità, invece. 

Era ormai diversi mesi che si parlava di taglie e riduzioni per quello che riguarda l’assegno di reversibilità. Per coloro che non ne sono a conoscenza, ricordiamo che quest’ultimo viene concesso a coloro che perdono un coniuge e non hanno reddito.

Generalmente l’assegno di reversibilità viene concesso al coniuge superstiti, per alcuni casi specifici invece esso viene versato a figli o parenti.

Mentre molti temevano che l’assegno sarebbe stato tagliata nettamente, ecco che arriva la sorpresa, lo scenario è stato totalmente cambiato e adesso si parla di un aumento di ben 300 € per quello che riguarda la reversibilità.

Sono migliaia di italiani che possono ritenersi soddisfatti di quest’aumento. Il sostegno economico permetterà di avere un nuovo equilibrio familiare che è spesso precario ma che potrebbe così migliorare.

Reversibilità: come funziona e chi ne ha diritto

La pensione di reversibilità è una prestazione economica erogata ai familiari superstiti di un pensionato o di un lavoratore assicurato deceduto; generalmente spetta al coniuge e ai figli, ma in alcuni casi anche ad altri parenti, come fratelli o sorelle a carico, secondo quanto stabilito dal D.P.R. 1092/1973 e dalle successive riforme INPS.

Non si ha un importo fisso e in linea di massima si concede: al coniuge il 60%; al figlio, il 20% e in presenza di più figli o coniuge con figli, le percentuali vengono sommate. Ovviamente l’importo è sempre collegato alla pensione base del defunto.

INPS - fonte_Ansa - LaSvolta.it
INPS – fonte_Ansa – LaSvolta.it

Gli aumenti in arrivo

La reversibilità è la vera star dei lavori sulle pensioni, le decisioni prese sono chiare: a partire dal 1° gennaio 2026, le pensioni, compresa ovviamente, quella di reversibilità, saranno rivalutate dell’1,7%, una percentuale più che doppia rispetto allo 0,8% del 2025. Un incremento che, tradotto in cifre, equivale a un aumento fino a 300 euro l’anno per molti pensionati.

Con un esempio pratico è possibile affermare che un assegno base da 1.500 euro mensili subirà un aumento lordo di circa 25,50 euro al mese, pari a 306 euro all’anno. Nel caso di reversibilità: al coniuge spetterà il 60% del nuovo importo, ossia circa 915 euro al mese (contro i 900 precedenti), invece al figlio superstite, il 20%, ovvero circa 305 euro al mese. Ricordiamo che la rivalutazione non è uguale per tutti, ma sicuramente per un’ampia fascia di essi. Quindi si consiglia di informarsi di quanto sarago gli aumenti per i propri assegni, affidandosi a degli esperti per riuscire a comprendere preventivamente a cosa si ha diritto.