PENSIONE ANTICIPATA se vai a correre tutte le mattine | Lo hanno già definito come ‘il riposo del maratoneta’
Correre verso la pensione (Canva) LaSvolta.it
Una novità previdenziale pensata per chi ama lo sport: l’INPS chiarisce come funziona la pensione anticipata per lavoratori sportivi.
Sono in molti che prima ancora di fare colazione pensano a fare una bella corsa, un’abitudine che può essere vantaggiosa per la salute e non solo.
La vita di uno sportivo è fatta di sacrificio, costanza e performance, ma anche di tempi di recupero e soddisfazioni.
Lo sport fa bene alla salute ma con il tempo e l’età, cala l’energia e la forza. Non tutti lo sanno ma l’Inps riconosce la necessità di riposo.
Esiste, infatti, un sistema pensionistico che riconosce il valore di chi ama lo sport e lo pratica costantemente.
Quando la passione diventa un diritto
Non serve una carriera olimpica per meritarsi un po’ di riposo in anticipo: basta la costanza di chi ama il movimento e vuole praticarlo sempre anche solo indossando le scarpe da ginnastica e correndo. Correre, camminare, nuotare o allenarsi con regolarità non è solo un toccasana per la salute, ma oggi può persino incidere sul futuro previdenziale.
Secondo una recente iniziativa, chi pratica attività fisica quotidiana e mantiene uno stile di vita attivo potrebbe beneficiare di un meccanismo che anticipa l’età pensionabile. Un modo concreto per premiare chi sceglie il benessere ogni giorno e ne fa uno stile di vita.

Pensione anticipata per gli sportivi
Il sistema pensionistico con pensione anticipata, riguarda gli sportivi professionisti. Si tratta di un sistema complesso, ma include vantaggi significativi per chi ha dedicato anni alla carriera agonistica. Negli ultimi anni, la riforma del settore ha portato alla nascita del Fondo Pensione dei Lavoratori Sportivi (FPSP), che unifica le gestioni precedenti e offre nuove tutele a tutte le figure legate allo sport: atleti, allenatori, istruttori, preparatori, direttori tecnici e arbitri. Con la circolare INPS del 22 settembre 2025, n.127, è stato chiarito il meccanismo più atteso: lo sconto contributivo. In sostanza, per ogni quattro anni di attività sportiva riconosciuta, si ottiene una riduzione di un anno sull’età pensionabile.
Così, chi ha 20 anni di carriera può andare in pensione a 62 anni invece di 67, o anticipare a 59 se ha maturato un assegno mensile di almeno 1.616 euro. Si tratta di un riconoscimento concreto dell’intensità del lavoro sportivo, un “riposo del maratoneta” che premia la dedizione e la professionalità di chi ha rappresentato l’Italia nello sport. Il beneficio vale anche per lavoratori autonomi e collaboratori nel settore dilettantistico, mentre per le madri sportive l’agevolazione si coordina con quella prevista per i figli, rendendo la misura ancora più equa e personalizzata.