Domotica e fisco: la sorpresa che può trasformare la tua casa in un investimento

Smart Home

Smart Home (Pixabay) LaSvolta.it

La nuova guida 2025 delle Entrate svela un vantaggio nascosto per chi installa impianti domotici. Spese ammesse, limiti e requisiti: ecco cosa sapere.

Una casa smart non è più fantascienza, ma realtà accessibile.

La tecnologia oggi permette di gestire illuminazione, climatizzazione e sicurezza con un semplice tocco.

Ma oltre al comfort, c’è un aspetto economico che in pochi conoscono davvero.

Un’opportunità fiscale può rendere l’impianto domotico un investimento vantaggioso: ma in cosa consiste? Tutto quello che devi sapere.

Domotica: quando tecnologia e risparmio si incontrano

Gli impianti di domotica stanno diventando sempre più centrali nella vita quotidiana. Non si tratta solo di avere una casa moderna e funzionale, ma di integrare tecnologie capaci di migliorare la qualità abitativa e ottimizzare i consumi energetici. Dai cronotermostati intelligenti ai sistemi di climatizzazione gestiti da smartphone, fino alla programmazione delle luci: ogni dettaglio contribuisce a creare un ambiente efficiente, sicuro e confortevole.

Questa evoluzione digitale, tuttavia, non ha un impatto solo sul comfort. C’è un altro elemento che rende questi sistemi particolarmente interessanti: la possibilità di ottenere significativi vantaggi fiscali. La Guida 2025 dell’Agenzia delle Entrate, infatti, ha confermato e aggiornato una misura che consente ai contribuenti di alleggerire i costi sostenuti per la loro installazione. Una novità che trasforma il concetto stesso di investimento domestico, portandolo su un piano di convenienza economica oltre che tecnologica.

Casa intelligente con la domotica
Casa intelligente (Pixabay) LaSvolta.it

La detrazione fiscale del 65% spiegata da La Guida 2025

Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di impianti domotici finalizzati al risparmio energetico danno diritto a una detrazione del 65%. Il beneficio è valido per le spese effettuate dal 1° gennaio 2016 e comprende non solo i dispositivi multimediali, ma anche i lavori tecnici, le opere murarie e le prestazioni professionali necessarie per rendere operativo l’impianto. Cronotermostati intelligenti, sensori, cavi elettrici, interruttori, centraline e certificazioni: tutto rientra nelle agevolazioni.

Un aspetto importante riguarda i limiti: per lavori avviati prima del 6 ottobre 2020 non è previsto un tetto massimo, mentre per quelli successivi la detrazione è limitata a 15.000 euro per unità immobiliare. Le spese devono essere indicate in dichiarazione con i codici dedicati e rispettare precisi requisiti: il sistema deve monitorare i consumi, mostrare le condizioni di funzionamento e consentire il controllo a distanza. Restano esclusi invece strumenti come smartphone o computer, considerati accessori. La guida sottolinea infine che la detrazione spetta solo a chi possiede o detiene l’immobile con titolo idoneo. Un’occasione che, se sfruttata, permette non solo di vivere in una casa più intelligente, ma anche di risparmiare concretamente sul fisco.