“Andateveli a prendere al deposito”, è la RIVOLTA DEI CORRIERI, che si rifiutano di fare consegne | Rischiano la vita ogni giorno

Corriere - fonte_Canva - LaSvolta.it
Parte la rivolta dei corrieri, non vogliono più consegnare i pacchi, il loro è un lavoro troppo rischioso, la preoccupazione sale.
Fare il corriere non significa solo guidare un furgone o effettuare le consegne dei pacchi. Si tratta di un mestiere molto logorante, fatto di reali corse contro il tempo, con il continuo stress e le incomprensioni con i clienti. La pressione di effettuare rapidamente le consegne è veramente notevole su ognuno di noi.
A rendere ancora più complessa la situazione ci pensa il traffico cittadino che sembra essere molto difficile da gestire, con i parcheggi da trovare e le strade che sono sempre più congestionate.
Tutto questo sembra che stia scoraggiando i corrieri i quali stanno decidendo di fare protesta, perché troppo pericoloso il loro lavoro.
Che sia l’inizio di una vera e propria rivolta?
Rabbia, frustrazione e consegne impossibili
Ogni giorno i nostri cari corrieri si trovano a dove gestire centinaia e centinaia di pacchi, con i tempi per le consegne che sono sempre e comunque ridotti al minimo. Una sosta di pochissimi minuti in doppia fila, indispensabile per riuscire a recapitare la merce, un metodo di lavoro che spesso diventa un motivo di importanti discussioni con residenti e automobilisti. La tensione cresce in maniera incondizionata e si finisce per trovarsi ad affrontare l’aggressività di alcuni cittadini.
Da diverse zone d’Italia arrivano le testimonianze dei corrieri che sono ormai esasperarti e finiscono per dire ai clienti: “andateveli a prendere al deposito”, non si tratta dolo di uno sfogo ma di una vera e propria fotografia del malessere diffuso di questa categoria di lavoratori, che ormai proprio non ne possono più.
Le aggressioni sono all’ordine del giorno
In alcune giornate è la paura la vera passeggera dei corrieri e complice di questo è anche la cronaca, che racconta casi come quello di Andria, dove un corriere Amazon di 35 anni è stato aggredito con un taglierino da un uomo di 68 anni. Tutto sarebbe nato per un semplice litigio su un parcheggio, il furgone del corriere, fermo davanti a un portone per pochi minuti, avrebbe infastidito l’anziano.
Una discussione che è degenerata fino a quando il lavoratore è stato colpito al braccio. Il corriere è stato soccorso dal 118 e per fortuna le ferite guariranno in pochi giorni, ma l’episodio ha scosso l’intera categoria. Ovviamente a intervenire sono stati i carabinieri. L’evento ha spinto i corrieri a parlare di ribellione, perché così non è possibile lavorare.