“Lei non sa a chi devo fare il bonifico”, allo sportello scopre la verità | Conto prosciugato in pochi minuti
Banca - fonte_Canva - LaSvolta.it
Una semplice frase ha fatto scattare il caos allo sportello, il conto completamente vuoto in pochissimi minuti senza che se ne accorgesse.
Una semplicissima operazione allo sportello poteva diventare un vero e proprio disastro a livello economico. Una donna doveva compiere un gesto che sarebbe stato semplice, invece è diventato un incubo.
Proprio lei in un ufficio postale crede di poter effettuare un bonifico dal proprio conto corrente e poi scopre che non è possibile farlo, viene fermata dal dipendente allo sportello ed ecco cosa è successo.
La direttrice dell’ufficio postale aveva notato qualcosa di strano ed è intervenuta in maniera veloce in difesa della signora.
Insomma, una semplice intuizione ha cambiato veramente tutto. Ecco quindi cosa è successo veramente.
Messaggi insistenti e richieste sospette
Sembra che tutto sia cominciato da un semplice messaggio sul telefono che sembrava essere innocuo, il testo recitava: “ho un regalo per te”, peccato che proprio da lì sarebbe iniziata una vera e propria raffica di pressioni, qualcuno dall’altra parte del telefono continuava a sollecitare le donna, accampando delle spiegazioni assurde, dicendole che qualcuno di molto importante le aveva riservato un vero dono.
Una richiesta che a tutti gli effetti sembrava veramente autentica, con dei dettagli che erano in gradi di trarre in inganno veramente chiunque. Sembra che i messaggi che arrivavano all’ignara signora, fossero di un autista incaricato di consegnare un pacco regalo che in realtà era inesistente. La direttrice della Posta però avevo colto che ci fosse qualcosa che non andava e ha fermato tutto con la scusa di un guasto tecnico.
La truffa con il nome illustre
Ma cosa è succeso veramente? La donna stava per essere la vittima di una truffa ben orchestrata che sfruttava il nome di una delle famiglie italiane più famose al mondo. Infatti i truffatori si erano spacciati per Matteo Bocelli, figlio del tenore Andrea. Uno schema molto chiaro che puntava a conquistare la fiducia delle vittime usando un nome celebre e insistendo con dei messaggi pressanti.
Una tecnica collaudata che si aggiunge alle altre già utilizzate per le truffe online e sugli smartphone. A lanciare l’allarme per primo è stato proprio Poste Italiani che ha parlato di frodi in evoluzione, che tendono a sfruttare la fretta, la curiosità e anche la buona fede delle persone. Occorre evitare azioni di impulso, verificare sempre la provenienza delle comunicazioni, prima di fidarsi. Una storia che si è conclusa senza danni, tutto grazie alla preparazione della direttrice e all’intervento dei carabinieri, altrimenti il conto della signora sarebbe velocemente svuotato.