Bloccati i bonifici della PENSIONE DI INVALIDITÀ, migliaia di italiani ne perdono il diritto | La Legge 104 è ormai carta straccia

Invalidità - fonte_canva - LaSvolta.it

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Sono stati bloccati i bonifici della pensione di invalidità, sembra che siano migliaia a non averne più diritto. 

La Legge 104 del 1992 è nata per dare sostegno a quella che è la fascia più debole della popolazione italiana, ovvero, tutti coloro che soffrono di patologie che non rendono possibile essere autonomi nello svolgimento anche delle più semplici azioni quotidiane.

Per offrire loro una qualità della vita migliore e soprattutto per dare un sostegno economico a chi non può accedere a posizioni lavorative, è stata introdotta la pensione di invalidità, ovvero un assegno che va in aiuto a tale fascia della popolazione.

Essa viene erogata mensilmente dall’INPS a coloro che a seguito della domanda presentata e degli accertamenti da parte della commissione INPS sono stati dichiarati invalidi al di sopra di una specifica percentuale.

Ma mentre da un lato c’è chi discute per l’aumento delle pensioni di invalidità, dall’altra c’è chi proclama il blocco dei bonifici per assenza di requisiti. Ecco allora cosa sta succedendo.

Riconoscimento dell’invalidità e burocrazia

Il compito della Legge 104 è quello di offrire a coloro che sono stati dichiarati invalidi, una maggiore tutela dei diritti. Numerosi i campi su cui essa agisce, che vanno ben oltre la sola pensione di invalidità o dell’accompagno. Il vero problema del sistema economico italiano è che accedere a tali diritti non è affatto semplice, infatti il primo atto spetta al medico curante che deve inviare il certificato medico con richiesta di riconoscimento dell’invalidità del soggetto, per il sopraggiungere di specifiche malattie o menomazioni.

Successivamente con l’ausilio di un CAF sarà possibile inviare la richiesta per il riconoscimento della percentuale di invalidità all’INPS; il quale ente provvede a chiamare il cittadino a visita medica di fronte alla commissione, chiamata a esaminare i certificati medici. Una trafila che può avere una durata anche di diversi mesi e che spesso mette in difficoltà il cittadino.

Invalidità - fonte_canva - LaSvolta.it
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Ma allora perché non si ha più diritto all’assegno?

Proprio in queste ore si sta discutendo per un aumento della pensione di invalidità che dovrebbe essere portata a cieca € 600. Ma intanto ci sono alcuni cittadini che possono perdervi il diritto. In particolare la pensione viene revocata nel caso in cui l’accertamento periodico del medico risulti essere negativo, questo nel caso in cui si tratti di malattie passeggere, assenza ingiustificata a eventuali accertamenti e infine, utilizzo improprio dei permessi.

In tutti questi casi i benefici, compresi quelli economici della Legge 104 vengono cancellati. Quindi i cittadini sono chiamati al rispetto puntuale della normativa nel suo insieme.