La TASSA DELLE BANCHE, se versi i contanti la devi pagare immediatamente

Bancomat - fonte_Canva - LaSvolta.it

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L’hanno già definita come la tassa delle banche, se si versa in contanti, si finisce per pagare una somma extra. 

Ogni anno sembra che il rapporto tra gli istituti di credito e i cittadini, sembra peggiorare in maniera radicale, a tal punto che la preoccupazione sale tra le famiglie che si ci devono affidare. Non avere un conto in banca oggi è impensabile, ma è anche estremamente costoso.

Spesso gli esperti parlano di costi nascosti, di risparmi che finiscono, con l’azione continua e incessante delle spese per riuscire a gestire il proprio denaro attraverso un conto corrente.

Questa volta però la novità non riguarda i tassi di interesse o le spese di gestione del conto, ma bensì, un’operazione che fino a non molto tempo fa sembrava essere piuttosto banale, come, appunto, versare i contanti in banca.

Sappiamo bene che anche sotto l’aspetto dei pagamenti in contanti molto è cambiato nel corso degli anni e tanti correntisti stanno segnalando un balzello che scatta in circostanze specifiche e che rende questa operazione molto più costosa e macchinosa, un onere che immediatamente deve essere pagato.

Le nuove regole sul versamento: un percorso a ostacoli

Proprio in questi ultimi anni il settore bancario ha introdotto una lunghissima serie di modifiche che rendono molto più complessa la gestione del contante. Eravamo già abituati alle regole sui prelievi da sportelli di altri istituti, che in alcuni casi, hanno un costo fino a € 2.50, oltre alle commissioni aggiuntive per alcune operazioni. Il versamento di contanti in particolare, sarebbe finito sotto la lente di ingrandimento, con maggiori controlli da parte della Guardia di Finanza oltre che dal Fisco.

In alcune città sono stati eliminati gli sportelli per i versamenti automatici e sembra che alcuni tagli di banconote sono in grado di mettere nei guai i cittadini. Le limitazioni nascono da specifiche esigenze di tracciabilità, la necessità di prevenire fenomeni di riciclaggio o di utilizzo improprio del denaro; gli stessi motivi che hanno mosso tutte le operazioni contro i pagamenti in contanti, che in questi mesi sono state intraprese.

Banconote sotto accusa - fonte_canva - LaSvolta.it
Banconote sotto accusa – fonte_canva – LaSvolta.it

Un costo extra solo per queste banconote

Il costo extra di cui si parla, non tocca tutte le banconote in contanti che vengono versate, ma uno specifico taglio, ovvero la banconota da 500 euro. Questo taglio, è ormai fuori produzione dal 2019 per decisione della Banca Centrale Europea, è diventato un vero e proprio ospite sgradito per gli istituti di credito. Ovviamente si tratta comunque di una banconota valida, ma il biglietto viola è soggetto a maggiori controlli, con commissioni che possono arrivare allo 0,15% dell’importo versato.

Quindi procedere on un deposito da € 5000 in banconote da 500 potrebbe comportare un costo immediato di 7,50 euro, cifra che in alcuni casi può salire in base alle politiche della singola banca. Un costo economico che permette alla banca di sostenere la raccolta di informazioni sulla provenienza delle banconote stesse.