È la BANCA a cui gli italiani maggiormente si sono affidati, ma da domani non ci sarà più | Non fai nemmeno in tempo a ritirare i soldi

Bancomat - fonte_Canva - LaSvolta.it

Bancomat - fonte_Canva - LaSvolta.it

Questa è la banca a cui gli italiani si sono maggiormente affidati negli ultimi anni, peccato che proprio da domani non ci sarà più. 

La sicurezza bancaria non è di certo il nostro forte, questo lo dobbiamo ammettere. Ma nonostante tutto ci sono banche su cui la popolazione ha posato buona parte della sua fiducia, convinta che di certo ha fondamenta stabili su cui poggiare il futuro.

Pensiamo allora a quella banca dove si ha il proprio conto, dove, con molta fatica, si cerca di depositare qualche centinaia di euro. Probabilmente sempre nella stessa banca si è richiesto un prestito, ricevuto lo stipendio o deciso per il pagamento automatico delle utenze.

Un’istituzione radicata, vicina, affidabile: insomma il nome di una banca che dovrebbe essere in grado di impersonare in maniera più o meno perfetta l’affidabilità che, in un momento di problematiche e di instabilità economica, viene spesso meno.

E se improvvisamente si finisse per avere problemi con quella banca? Se non si potesse nemmeno più accedere al proprio denaro? Addio fiducia e addio stabilità.

La banca storica svanisce, ma l’operatività resta

Pensare che una banca ormai consolidata possa in qualche modo scomparire velocemente, crea non poca preoccupazione nei cittadini italiani. Immaginate il conto corrente con l’Iban ormai “storico”, la familiarità degli sportelli, il portale web o l’app dove avete memorizzato almeno una decina di operazioni frequenti. Ci sono alcune realtà del panorama finanziario italiano, che non sono solo banche, ma un simbolo, delle vere e proprie vie di accesso alla gestione migliore del denaro.

Eppure quello che l’esperienza ci insegna è che spesso i nomi cambiano, ma anche le strategie e le logiche economiche. In alcuni casi sparisce solo il marchio, anche se i servizi restano gli stessi di sempre. Si parla quindi di una metamorfosi, che però finisce per traumatizzare i correntisti che subito temono di perdere tutto il loro denaro.

Banco BPM - fonte_Ansa - LaSvolta.it
Banco BPM – fonte_Ansa – LaSvolta.it

Non un fallimento ma una nuova forma

Quella di cui si parla non è una chiusura o un crack, ma di una possibile fusione tra due realtà bancarie ovvero, Banco BPM e Crédit Agricole Italia. Non si parla solo di un’acquisizione ostile e nemmeno di una dissoluzione, piuttosto si tratta di un progetto di consolidamento collaborativo, ipotizzato e discusso dal CEO di Banco BPM, Giuseppe Castagna, che ha evocato l’ipotesi di “una fusione alla pari”. 

L’operazione deve essere ancora confermata, ma potrebbe essere un punto di partenza per rafforzare il comparto bancario italiano. Di sicuro, dal punto di vista dei clienti, non ci sarebbero ritardi nei prelievi, nessuna emergenza sui conti, al contrario di ciò che in un primo momento si credeva.