L’Inps ti regala 5 anni di contributi: ti basta aver iniziato a lavorare in questo anno | L’hanno comunicato poco fa

INPS - fonte_Facebook - LaSvolta.it
Se in questo anno hai lavorato, allora l’INPS ti regala immediatamente 5 anni di contributi, è arrivata la comunicazione ufficiale a riguardo.
Il panorama previdenziale italiano è destinato a cambiare molto e in maniera repentina. Non sono rare le novità che promettono dei vantaggi importanti per tutti i lavoratori, anche se quella che da poco è stata annunciata ha destato molto clamore.
In un momento in cui andare in pensione sembra essere quasi impossibile, l’Inps riconosce 5 anni extra di contributi che potrebbero rivelarsi fondamentali per ottenere i requisiti al pensionamento.
Una misura che a conti fatti sarebbe in grado di dare dei vantaggi importanti ai lavoratori permettendo anche di accedere molto più velocemente alla pensione, aumentare l’importo dell’assegno mensile e alleggerire il peso delle incertezze future in cui la maggior parte degli italiani vive.
Cerchiamo all’ora di comprendere chi ha diritto a questi cinque anni di contributi extra e soprattutto in che modo beneficiarne.
Chi può ottenere i 5 anni di contributi e perché è una svolta
Il provvedimento di cui si parla sarebbe rivolto in maniera specifica a un determinato profilo di lavoratori, ovvero coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1 gennaio 1996, ovvero i cosiddetti “contributivi puri”, che non hanno mai versato contributi prima di quella data e che in tale ottica possono rientrare perfettamente in questo sistema pensionistico. La possibilità che viene offerta è quella di andare a integrare l’estratto conto previdenziale, con un massimo di cinque anni di contributi anche nel caso in cui per alcuni periodi non si sia lavorato. Un’occasione veramente unica che va ad aiutare coloro che sono stati vittime di lunghi periodi di disoccupazione e quindi di buchi nella loro storia contributiva.
Tali anni quando vengono riscattati, valgono a tutti gli effetti, per l’accesso alla pensione oltre che per il calcolo dell’importo dell’assegno a cui si ha diritto. Quindi si può decidere o di anticipare il pensionamento oppure di godere di un cedolino molto più ricco. Ovviamente tale servizio prevede un contributo da parte del cittadino il quale potrebbe pagare o in un’unica soluzione o a rate mensili, dilazionando il pagamento fino a un massimo di 120 rate per un minimo di 30 € a rata.

La misura che permette tutto questo
Il nome di questa importante possibilità è “pace contributiva”, non si tratta di un regalo automatico, ma di un’opportunità concreta e legittima. Misura già attiva in passato e che adesso è stata reintrodotta per il biennio 2024/2025. La pace contributiva sarebbe in grado di offrire ai lavoratori contributivi puri, la possibilità di riscattare fino a cinque anni di vuoti contributivi operando a dei versamenti periodici.
Il costo di tale riscatto viene dedotto fiscalmente dal reddito e in alcuni casi può anche essere il datore di lavoro a sostenere l’onere utilizzando dei premi di produzione con numerosi vantaggi dal punto di vista fiscale. La domanda deve essere presentata entro e non oltre il 31 dicembre 2025, accedendo al portale Inps.