ROM-Eè il festival della sostenibilità che si terrà a Roma dal 6 all’8 ottobre,patrocinato dalMase- Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e Roma Capitale, con il sostegno dell’Assessorato Agricoltura, Ambiente e Rifiuti (che fornirà piante e alberi per l’allestimento dell’evento), degli Assessorati ai Grandi Eventi, Turismo e Moda e Sostenibilità, e con l’appoggio delle Università della capitale e diEarth Day. Che cosa aspettarci da questa terza edizione?La Svoltane ha parlato conFrancesca Antinori, project manager diROM-E-Sport Network, realtà organizzatrice dell’evento. Questa sarà la terza edizione diROM-E:come è nato il festival? L’idea nasce 2 anni fa, nel 2021. Uscivamo da un momento tosto ma sentivamo il bisogno di incontrare le persone e portare messaggi positivi in piazza. L’ecosostenibilità è un tema che conosciamo tutti e ci sta a cuore, e avevamo pensato di fare qualcosa di buono in questo ambito quando ci siamo resi conto che avevamo le possibilità e i contatti per richiedere degli spazi di impatto a Roma e portare un messaggio importante, quello della sostenibilità e del futuro, e costruire un percorso che sia fruibile a tutti. Dunque l’idea era quella di arrivare al cuore della città… Sì, l’abbiamo portato nel cuore di Roma. Il primo anno eravamo a Via del Corso, Piazza San Silvestro e Villa Borghese. Il secondo anno abbiamo poi introdotto Piazza Mignanelli, che è adiacente a Piazza di Spagna, mantenendo ilcoredi Villa Borghese. Quest’anno abbiamo di nuovo Via del Corso, Piazza Mignanelli, Viale delle Magnolie, dentro Villa Borghese, e Ponte Milvio. Come è cresciuto e cambiato il festival nel corso di questi 3 anni? Cresciamo per adesione di partner che decidono di presenziare con noi, ma anche perché abbiamo potuto portare il convegno di apertura in presenza: nelle edizioni precedenti è stato fatto in diretta streaming. Quest’anno finalmente lo faremo dal vivo incontrando personaggi molto importati. Quindi stiamo crescendo sia per partecipazioni, anche istituzionali, ma anche perché coinvolgiamo sempre più realtà. Per esempio quest’anno coinvolgiamoEarth Dayma anche diversi media (comeLa Svolta,appunto,LifeGate);insomma, stiamo dialogando più che mai con i veri soggetti che ci insegnano poi come diffondere l’informazione in questo settore. Anche noi siamo un network mediatico molto forte quando si parla dinew mobility, come per esempio (la realtà editoriale,ndr)Auto, ma per rafforzarci nelle tematiche che sono più affini a noi abbiamo potuto stringere partnership che ci aiuteranno proprio in questo. Il parterre del convegno che metteremo a terra il 6 ottobre lo dimostrano. Quali sono i principali obiettivi delROM-EFestival in termini di sostenibilità ambientale? Sicuramente unire le domande e l’offerta sul tema della sostenibilità facendo conoscere in modo semplice il modo in cui le aziende operano in chiave sostenibile. Reputiamo insomma che questo tema sia molto noto, ancora complesso per molti, e che sicuramente è un argomento al centro di tanti incontri anche istituzionali. Ma in questa occasione ogni azienda potrà spiegarsi, dare la sua visione, il suomodus operandinel tema della sostenibilità incontrando le persone. In sintesi, quindi, potremmo dire che il nostro obiettivo era fare in modo che le aziende potessero incontrare il pubblico e spiegare in che modo si rendono sostenibili. ROM-ETalk inaugura il festival. Quali sono i temi chiave che saranno discussi durante il convegno? Il talk, che si terrà il 6 ottobre, il giorno prima dell’apertura degli spazi espositivi che invece saranno il 7 e l’8, si sviluppa su 4 temi principali che sono lo sviluppo sostenibile e l’energia di domani, la transizione della mobilità, giovani e ambiente, sport e sostenibilità. Interverranno anche figure di spicco? Sì, in ciascun panel interverranno diverse personalità che ci aiuteranno ad affrontare gli argomenti. In linea generale, il convegno sarà moderato dal direttore diAuto, Andrea Brambilla, affiancato dal vicedirettore, Pasquale Di Santillo e da Roberta Lanfranchi. Il panel su giovani e ambiente, organizzato daEarth Day,sarà invece moderato da Fiorella Corrado, capo ufficio stampa e comunicazione del ministero Ambiente e Sicurezza Energetica e quello dedicato a sport e sostenibilità dal direttore delCorriere dello Sport,Ivan Zazzaroni. Poi, per esempio, l’apertura dei lavori vedrà l’intervento di un’alta rappresentanza del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e interverrà il prorettore alla sostenibilità de La Sapienza Livio De Santoli, e inoltre presenteremo anche una ricerca diPwc. Ma ci saranno anche altre figure interessanti, come Andrea Abodi, il ministro dello Sport, per il panel sullo sport. Invece l’esposizione del 7 e dell’8 ottobre sembra essere la parte culminante del festival: che cosa possiamo aspettarci di vedere in queste 2 giornate? L’esposizione si sviluppa su 4 punti della città: Viale delle Magnolie a Villa Borghese, Piazza Mignanelli, vicino Piazza di Spagna, Largo dei Lombardi, nel mezzo di Via del Corso, e poi Ponte Milvio. In ognuna di queste location saranno esposti i nostri partner, ma mentre 3 punti saranno monotematici, Viale delle Magnolie sarà una lunga passeggiata lungo la quale si incontreranno diverse realtà, comeKia,Monge,A2A,Toyota,DRe tante altre. Tutti questi allestimenti saranno sempre in ottica sostenibilità? Assolutamente sì. Come negli anni precedenti, replichiamo una casetta rivestita di materiale specchiato, pensato per scomparire nel contesto e rimanendo praticamente invisibili. Un modo per rendere meno impattante l’allestimento in spazi molto preziosi e integrarsi nella natura, che poi è anche una metafora dell’idea alla base di questo tipo di evento. Saranno case aperte su 2 lati per invitare proprio le persone ad attraversarle, sarà una passeggiata su un manto erboso: le persone passeggiano e incontrano le aziende che si raccontano, che spiegano quello che fanno per essere sostenibili. L’evento include anche una mostra di mezzi elettrici e la possibilità di test drive. Le persone potranno testare le auto che vengono esposte nelle varie piazze daCitroeneFiat,per esempio, e ci sono 3 punti per fare questi test drive. L’hub per partire è Piazza Bucarest (zona Villa Borghese,ndr), eDRorganizzerà anche partenza da Piazza Mignanelli. Chi vorrà potràprenotare il test drive dal sito, compilare il form e registrarsi in modo gratuito, scegliendo lo slot di orario disponibile; ogni test durerà circa 20 minuti. I guidatori saranno accompagnati da driver professionisti che durante il test spiegheranno un po’ le caratteristiche delle auto. Ci saranno poi diversi punti di intrattenimento: ma come si sposa l’intrattenimento con la sostenibilità all’interno del Festival? A Viale delle Magnolie, per esempio, sabato suoneranno gliPsycodrummer, un gruppo di percussionisti che conducono concerti utilizzando strumenti prodotti con materiali di scarto: sono molto suggestivi. Avremo poi sempre a Viale delle Magnolie dei giochi in legno diIo gioco ovunqueche saranno per lo più dedicati ai bambini: calcetto, forza 4 gigante, tutto realizzato in legno. PoiPedal Powerci ha fornito biciclette che permettono di produrre energia cinetica pedalando, che saranno utilizzate per offrire punti di ricarica per i cellulari: chi vorrà venire a stare un po’ con noi e farsi una pedalata potrà ricaricare il telefono. Sempre lungo Viale delle Magnolie ci saranno delle installazioni diGemar Baloons, produttori di palloncini, e installazioni che realizzano proprio questi palloncini, tutto con prodotti biologici. Saranno dunque deifoto-boot, come una mega mongolfiera fatta di palloncini o archi e scritte dove ci si potrà fare delle foto. Volendo sintetizzare tutto questo, qual è il messaggio principale che il festival vuole trasmettere al pubblico e qual è il suo impatto nel promuovere la sostenibilità ambientale? Il messaggio principale è sicuramente che la sostenibilità ambientale deve entrare nella vita di tutte e di tutti, e tutte e tutti possono fare qualcosa con piccoli gesti, iniziando a fare la differenza. L’impatto invece sta nel portare queste tematiche in piazza, cercando di raggiungere il pubblico in modo semplice e curioso: le persone devono iniziare a chiedere alle aziende come si rendono sostenibili. E speriamo di sensibilizzare le persone e spingerle a cercare questo tipo di informazioni e di conseguenza a cercare il prodotto o il servizio da aziende che fanno attenzione alla sostenibilità.
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