Aria pulita e sicurezza: si chiude così la Settimana Europea della Mobilità

 

Tra le iniziative dellaSettimana Europea della Mobilità 2023, che si chiude oggi, spiccano quelle diLegambienteche chiede a Governo, Regioni e città maggioresicurezza nelle stradee misure concrete control’inquinamento atmosferico. L’appello dell’associazione ambientalista italiananasce anche dai casi diviolenza stradaleche hanno caratterizzato le vie dei nostri centri urbani nelle ultime settimane, «con una preoccupante prevalenza divittime tra pedoni e ciclisti». Ma al centro del dibattito ci sono inoltre le politiche che tendono a rinviarelo stop ai veicoli Euro 5, ostacolando la transizione versole emissioni zero. In questo quadro, la prima mobilitazione diLegambientesi intitolaLEZs o Low Emission Zonese chiede alle amministrazioni locali di Torino, Roma, Bologna, Milano e Napoli di adottare immediatamenteCittà 30eZone a Basse Emissioni, che ridurrebbero del 40% la produzione di biossido di azoto (NO2). La seconda iniziativa invece si è svolta in 33 Comuni aderenti mercoledì, nel cuore della Settimana Europea: la 13esima edizione diGiretto d’Italia – bike to work 2023, in collaborazione conEuromobility, ha promosso ancora una voltala mobilità sostenibilenei centri urbani di tutto lo Stivale, a tutela della sicurezza dei ciclisti e con un occhio critico all’imminente Codice della Strada che mette a rischio le norme per la ciclabilità. Così Comuni, mobility manager di enti e imprese, scuole primarie e secondarie, associazioni e cittadini sono stati chiamati a sfidarsi, andando a scuola e al lavoro in bicicletta, monopattino, motorino elettrico, monowheel, e-bike, hoverboard, segway e naturalmente a piedi. Per l’occasione, le città erano disseminate dicheck-pointad hoc. Gli smart workersnon sono stati dimenticati: hanno potuto partecipare tramite un check-point virtuale, rispondendo a due diversi sondaggi online sul tema dello spostamentocasa-lavoroecasa-scuola. Il Comune vincitore, quello che avrà totalizzato il maggior numero di movimenti tramite mezzi di mobilità sostenibile, verrà svelato a fine ottobre. Tragli italianiintanto si registra una voglia crescente sia di adottare unamobilità sostenibilesia di modificare i propristili di vita: «Introdurre con coraggio, buona pianificazione e comunicazione le low emission zone e le città 30, incrementare e promuovere il bike to work e il bike to school sono passi decisivi per disincentivare l’utilizzo delle automobili, ambito in cui il Belpaese detiene ancora il triste primato nel Vecchio Continente», affermaGiorgio Zampetti, direttore generale diLegambiente. «Anche per questo», continua, «sosteniamo con forza la recente presentazione in Parlamento del Disegno di Legge ‘norme per lo sviluppo delle città 30 e l’aumento della sicurezza stradale nei centri abitati’, proposto dalla piattaforma di Associazioni, tra cuiLegambiente, #CITTA30SUBITO”.LeCittà 30infatti sono un modo efficace per ridurrei morti in strada: «Ma sono le grandi assenti nella riforma sul tema presentata dal Ministro Salvini, che non cita mai la velocità tra le cause primarie della strage stradale, anzi indica tra le soluzioni la riduzione e il disincentivo alla circolazione su strada di monopattini e biciclette senza nessun dato alla mano», dichiara Zampetti.