Google mappa le emissioni di metano grazie ai satelliti e all’AI

 

Googlee il gruppo ambientalista internazionaleEnvironmental Defense Funduniscono le forze per svelare, mappare, tracciare e quantificare leemissioni globali dimetano, tra le cause delriscaldamento globale, con l’aiuto di algoritmi, Intelligenza Artificiale e satelliti come il nuovoMethaneSAT. Le principali indiziate sono le operazioni legate apetrolio e gas serra, che verranno rilevate dallo spazio. La partnership, annunciata mercoledì 14 febbraio 2024, coinvolge realtà come loSmithsonian Astrophysical Observatory, laSchool of Engineering and Applied Sciencee il Center for Astrophysics dell’University of Harvard. “Questa è una delle azioni più potenti e a breve termine che possiamo intraprendere per ridurre il riscaldamento”, ha dichiaratoYael Maguire, Vice Presidente e Direttore Generale, Geo Developer & Sustainability diGoogle, perché riuscirci è fondamentale per limitare il rischio di incendi, siccità e altri eventi ambientali estremi: “Si traduce in un’aria più pulita e in comunità più sane”, ha aggiunto. Si spera infatti che i dati satellitari raccolti, combinati con l’intelligenza artificiale e la mappatura delle infrastrutture diGoogle, possano migliorare la nostra “visione” complessiva del problema e la nostra capacità di mitigarele emissioni di metano. D’altra parteil 2023 è stato l’anno più caldomai registrato e l’ultimo decennio è stato il più caldo dal 1850. La premessa è proprio quella fornita dall’Agenzia Internazionale dell’Energia: attualmenteil metanousato dagli esseri umani è responsabile del 30% delriscaldamento globale, con un grande contributo da parte dell’estrazione dicombustibili fossili. Da qui nasce la sfida di potenziare gli algoritmi di rilevamento del metano con ilcloud computinge di applicarel’intelligenza artificialealle immagini satellitari per identificare le infrastrutture di petrolio e gas in tutto il mondo: «Grazie a queste informazioni, le aziende energetiche, i ricercatori e il settore pubblico possono agire per ridurre le emissioni in modo più rapido ed efficace», ha spiegatoYael Maguire. Nel dettaglio il nuovo satelliteMethaneSATmapperà, misurerà e traccerà il metano con una precisione senza precedenti. A inizio marzo verrà lanciato su un razzo Falcon 9 diSpaceXe orbiterà così intorno alla Terra 15 volte al giorno a un’altitudine di oltre 350 miglia, esaminando i livelli di metano nelle principali regioni produttrici dipetrolio e gasdel mondo. Il progetto inoltre intende creareuna cartina geografica mondiale delle perdite di metano: «Proprio come utilizziamo l’intelligenza artificiale per rilevare marciapiedi, segnali stradali e nomi di vie nelle immagini satellitari al fine di visualizzare informazioni utili inGoogle Maps», ha illustratoMaguire, «utilizzeremo l’AI anche per identificare le infrastrutture dipetrolio e gas, come i contenitori di stoccaggio». Le mappe a esempio sono in grado di evidenziare le piazzole dei pozzi petroliferi in giallo, i martinetti della pompa dell’olio in rosso e i serbatoi in blu. Tutti questi approfondimenti saranno disponibili per ricercatori e organizzatori entro la fine dell’anno sul sito web diMethaneSATe tramiteGoogle Earth Engine, piattaforma di monitoraggio ambientale su scala planetaria, dove i 100mila utenti attivi ogni mese potranno persino combinare diversi set di dati applicandoli a determinate aree e periodi. «Capire come affrontarele emissioni di metanoè una delle più grandi sfide climatiche che dobbiamo affrontare oggi. Siamo entusiasti di condividere informazioni utili che sono urgentemente necessarie per ottenere un impatto reale», ha conclusoYael Maguire.