Illibro10 secondidiLuca Baccariracconta del terribileterremoto di magnitudo 6.0 avvenuto ad Amatriceil 24 agosto del 2016 alle ore 03.36.Pubblicatodalla casa editriceLe Commari, si legge tutto d’un fiato, quasi in 10 secondi, come suggerisce il titolo stesso. I capitoli sono brevi, non più di 4 pagine ciascuno, e il loro obiettivo è quello diarrivare all’anima dei lettori suscitando sentimenti contrastantima, allo stesso tempo, molto correlati tra di loro: da una parteangoscia e disorientamento; dall’altraaudacia e grande forza interiore. Soprattutto quest’ultima ha permesso a Luca Baccari diriprendere in mano la propria vitae ricominciare da capo nonostante tutte le drammatiche circostanze subite, aggrappandosi alle sue certezze: Giulia, la figlia rimasta viva sotto alle macerie, i genitori Pietro e Lisetta, i nuovi progetti lavorativi e la fede nuziale della moglie Emanuela deceduta, adesso diventata un ciondolo unico che è solito accarezzare, come ricorda verso la fine della storia. “Farsi partecipe di un dolore così grande fa vacillare”, si legge nel testo. E ancora “la fortuna, come la sfortuna, va condivisa”. Quest’ultima frase si riferisce all’immensoaiuto riscontrato da parte della collettivitàin una circostanza così complessa, come quello dei Vigili del fuoco, dei volontari e delle persone che nonostante avessero perso tutto, hanno dato una mano a scavare tra i massi delle abitazioni ormai distrutte. I messaggiche vuole trasmettere il libro sono molto profondi ecolmi disperanzaanche per tutti i superstiti che hanno vissuto grandi perdite a causa di violenti sequenze sismiche e altre calamità naturali.Le ultime pagine sono dedicate alle oltre 100 vittimedel terremoto di Amatrice: anziani, giovani donne e uomini ai quali è stata tolta la vita in pochi istanti o minuti. Questo volume è unmix tra romanzo e autobiografia,con il quale il protagonista, attraverso la sua esperienza, vuole testimoniare un fatto molto grave dal quale è possibile riemergere per reinventarsi e scrivere nuovi paragrafi del proprio vissuto. A partire da metà racconto,ilterremotoviene narrato in maniera direttae descritto come un “un boato, una bomba che esplode” e solleva, distrugge qualsiasi cosa compreso il bar di Luca, punto di ritrovo per tanti abitanti del comune della provincia di Rieti, un tempo considerato uno dei borghi medioevali più belli del nostro Paese. “Dieci secondi e non esistono più case e strade. Le macerie hanno invaso tutto. L’odore di gas è sempre più forte”.Sono passati 7 annied è ancora difficile per molti amatriciani, se non impossibile, dimenticare tutto ciò insieme alle grida di dolore e al buio interiore che sovrastava quei giorni. Anche perchéla ricostruzione, come spesso accade,procede a rilento. A tal proposito, il senatoreGuido Castelli, nominato Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, hadichiarato che «molto è stato fatto e si sta facendo ma sappiamo che non basta. Moltissimo resta ancora da fare. In questi anni abbiamo registrato troppe false partenze e alcune gravi criticità esterne che hanno ritardato la ricostruzione. Finalmente è avvenuto lo sblocco del piano per laricostruzione delle228 scuole, che svolgono una funzione fondamentale anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento». NelRapporto sulla ricostruzione post sisma 2016-2017 in Centro Italiapubblicato recentemente sono riportati alcuni dati cruciali relativi alla ricostruzione. Nello specifico, considerando l’ultimo triennio, i programmi di riedificazione e le domande di contributo sottoposte ammontano a15.860, per un valore diquasi 6.000.000.000 di euro. I progetti approvati sono stati 11.474, per un importo di 4,3.000.000.000. Nel 2022, inoltre, sono state ultimate le operazioni in 2.365 cantieri. IlGruppo cdpin uncomunicato stampadel 28 febbraio 2023 ha annunciato che, assieme allaBanca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, ha stipulato un accordo per 700.000.000prestiti a sostegno delle famigliee imprese maggiormente colpite dal terremoto. Infine, il Comune di Amatrice ha reso noto undocumentocon il totale delle donazioni ricevute fino a marzo 2019 da alcune delle associazioni che non hanno mai smesso di sostenere la zona. La strada è ancora lungada percorrere e gli intoppi non mancheranno ma, come insegna Luca Baccari, bisogna il più possibileguardare al futuro con impegno e positività.
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