Diritti della Natura: a Panama le tartarughe possono fare causa
Natura, per diritto. C’è un sistema, adottato in circa trenta Paesi al mondo e soprattutto in centro e Sud America, per tentare di proteggere la natura prima che specie o ecosistemi vengano definiti a rischio:l’idea base è quella di fornire ad animali, ma anche a fiumi e foreste, dei diritti al pari di quelli degli umani. Le leggi sui diritti della natura hanno infatti lo scopo di fornire chance concrete di difendersi al mondo naturale, compresa l’idea – ovviamente per conto degli esseri umani -di avviare azioni legali in caso di minaccia. Tutto ciò da anni avviene già per i fiumi, oppure per specifiche aree naturali, che davanti a una minaccia (come estrazioni minerarie, progetti, trivelle ecc) possono “difendersi” anche in tribunale. Ma può avvenire, ed è il caso diPanama, anche per alcune specie, come letartarughe marine. In questo Paese, grazie a una legge approvata dall’Assemblea nazionale a inizio anno, le tartarughe hanno“il diritto di prosperare in un ambiente sano”e dunque il diritto legale di poter vivere la loro vita, in sicurezza, in natura. Dare alla fauna selvatica unostatus giuridico, simile a quello di individui o aziende, garantisce loro una sorta di prevenzione importante: prima che un ecosistema sia seriamente minacciato, prima che la loro esistenza sia davvero in pericolo a causa delle azioni umane, hanno strumenti a disposizione per essere protette e aiutate. Tenendo conto il ritmo allarmante di perdita di biodiversità nel mondo «molte protezioni sono insufficienti e il folle tasso di estinzione delle specie è davanti ai nostri occhi», ha ricordato alWashington PostNicholas Fromherz, esperto internazionale di diritto sulla fauna selvatica dellaGlobal Law Alliance for Animals and the EnvironmentdellaLewis & Clark Law School, gruppo di legali che si concentra proprio sulla protezione degli animali. L’idea di dare dei diritti alle tartarughe, raccontano da Panama, sta dando i primi frutti positivi nella salvaguardia di questi animali. La speranza è che lo stesso sistema possa essere presto applicato anche nella protezione per esempio degli squali, così come in altri Paesi per alcuni insetti dell’Amazzonia, oppure per i gibboni di Giava. A Panama l’impegno è soprattutto relativo alle cinque delle sette specie di tartarughe marine al mondo che si trovano lungo le coste del Paese: fra quelle a rischio estinzione c’è per esempiola tartaruga liuto, la più grande, che sta scomparendo a tassi di declino elevato tra crisi del clima, perdita di habitat e inquinamento dei mari. Tra i sostenitori dei diritti legali per la natura c’è per esempio Callie Veelenturf, fondatrice delLeatherback Project,progetto di salvaguardia delle tartarughe. Veelenturf spiega che «fino a quando ciò che è senza diritti non riceve i suoi diritti, non possiamo vederla diversamente da una “cosa” a nostro uso, ovvero di coloro che detengono diritti in quel momento». Anche per questo nel 2020 Veelenturf ha proposto ai legislatori panamensi una legge nazionale sui diritti della natura e ha trascorso i due anni successivi aiutando a redigere la legge che è entrata in vigore a inizio 2023. Secondo la nuova legge“individui, organizzazioni o aziende ritenuti colpevoli di aver violato il diritto delle tartarughe di vivere in un ambiente privo di inquinamento e di rimanere illesi dalle attività di pesca, dallo sviluppo costiero e dai cambiamenti climatici”potrebbero per esempioessere multati o vedere le loro attività chiuse. Come ricordano da Panama la leggenon ha un intento però punitivo, ma di prevenzione di danni e di coinvolgimento delle popolazioni locali e delle comunità nella difesa unitaria della natura. Infine, come ricordano daLeatherback Project, i diritti della natura potrebbero trasformarsi in un’arma positiva: per esempio per fare ricorso o addiritturacausa in caso in cui governi o agenzie federali non garantiscano (anche con fondi) la pulizia delle spiagge dai rifiuti nei periodi di nidificazione. A quel punto, scherzano (ma non troppo) da Panama, le tartarughe potrebbero fare causa ai politici inadempienti.