Mentre agosto sta lentamente finendo, il mondo continua a lanciareallarmanti segnali climatici. Superati i terribiliincendiche hanno devastato alcune isole greche comeRodi e Corfù, impattato fortemente sullaSardegna e la Siciliain Italia, ma anche a nord delPortogallo, dopo le drammatichealluvioniinCinae le apocalittiche condizioni sperimentate dalleHawaii,dove fra venti e tempeste le fiamme hanno spazzato via la località turistica diLahaina(oltre 2.000 edifici distrutti e oltre 100 vittime),adesso i roghi tornano a preoccupare sia il Canada che le Canarie. IlCanadacontinua a sperimentare la suapeggior stagione di sempre dal punto di vista degli incendi:ormai sono quasi6.000quelli registrati nel 2023 per circa 140.000 chilometri quadrati bruciati, secondo ilCanadian Interagency Forest Fire Centre. Nella Columbia Britannica è stato dichiarato lo stato di emergenza e le autorità locali sono di nuovo alle prese con spegnimenti ed evacuazioni. Complesse le condizioni nei pressi dellago Okanagan a Kelownae si teme che, a causa dei forti venti, alcune aree interessate dalle fiamme possano peggiorare. In regioni come quella diYellowknifequasi 20.000 residenti sono fuggitie il primo ministro Justin Trudeau sta nuovamente mettendo in campo tutte le forze a disposizione per arginare i roghi, spesso condizionati dalla grave siccità che ha colpito alcune zone del Paese. Anche nello Stato diWashington, negliUsa, preoccupanoincendidifficili da domare, oltre all’impatto delcicloneHilaryche ha colpito laCalifornia, Los Angeles e la Death Valley, portando inondazioni e forti piogge con importanti danni in tutta la zona. A livello di incendi,Tenerife(residenza di molti italiani e meta turistica per migliaia di viaggiatori) sta sperimentando condizioni estreme: qui l’incendio di natura dolosa,a causa dei terreni secchi e dei forti venti caldi, sta mettendo a dura prova i vigili del fuoco che da giorni tentano di spegnere le fiamme. Sono giàmigliaia le persone evacuatee aOrotava, l’area colpita, le operazioni di spegnimento vanno avantida quasi 1 settimana. Gliincendi delle Canarie,ma anche altriin Grecia e in Turchia,sono in parte collegati all’ondata di calore che è tornata a colpire l’Europain questi giorni per via dell’anticiclone africano, portando temperature più elevate. Per questo, ancheAtene è oggi osservata specialein un contesto di complesse condizioni (lo stesso vale per laFrancia orientalee preoccupano le previsioni che indicano caldo estremo per tutta la settimana); è intanto nella regione della Tracia, nel nord-est della Grecia,nei pressi di Alexandroupolis, l’incendio scoppiato 3 giorni fa continua a divampare incontrollato, favorito dai forti venti. Altra faccia della stessa medaglia è invecel’impatto delle ondate di calore sui ghiacciai,inItalia,Francia,parte diAustria e Svizzera.Lo zero termico,infatti, potrebbe alzarsi a oltre 5.000 metriquesta settimana. «Tutti i ghiacciai alpini, a tutte le quote,sono sopra lo zero e la situazione è abbastanza critica -ha raccontato all’AnsaClaudio Tei, ricercatore e meteorologo del Cnr e del Consorzio Lamma – I giorni più roventi che prevedono i modelli sono lunedì 21 e martedì 22 agosto con picchi di 38 gradi in alcune città e oltre 7 gradi sopra la media di questa stagione, anche 10 gradi oltre i valori stagionali sulle Alpi occidentali, mentre lo zero termico in quota si prevede possa alzarsi fino ai 5.000 metri». Probabilmente ilcaldo in quotaandrà avanti per tutta la settimana e, per una vera svolta,«bisognerà attendere forse fino a domenica 27 o lunedì 28 agosto,quando per la settimana successiva i modelli indicano un deciso cambio di circolazione con temperature nella norma o leggermente inferiori» spiega Tei. Nel frattempo sullaMarmolada, osservata speciale dopo il disastro sul ghiacciaio di oltre un anno fain cui persero la vita 11 persone,si registrano segnali allarmanti: fa più caldo di allora. A oltre 3.300 metri, si è arrivati a Punta Peniaa 14 gradi di massima, valori decisamente preoccupanti in questa estate 2023 che si candida, come quelle degli ultimi 8 anni, a essere frale più calde della storia. Finora.
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