Startup per il second hand e… piccole grandi idee per il Pianeta

Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per ilcambiamento climaticoe contro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso“There is no planet B”. Già, non esiste un pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno. Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lancia idee geniali einvenzioni eccezionali ed ecosostenibili.Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità diriutilizzoo ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario. Se ti sei chiestə almeno una volta cosa puoi fareper salvare il Pianeta,ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita, allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto lemigliori invenzioni che possono aiutare la Terrache abitiamo. Tu sei dei nostri? Credit: David Dvořáček Veendo Si tratta di unastartupdiFoolFarme si presenta come una soluzione innovativa per lamoda circolarecon una rivoluzionaria esperienza di rivenditaAI-powered. Nata dall’unione della potenza dell’intelligenza artificiale e della diffusione delle pratiche disecond hand,la startup vuolecontrastare lo spreco nel mondo del fashion,offrendo un servizio B2C (Business to Consumer)basato sull’AIe finalizzato a facilitare e ottimizzare i processi di vendita online degli accessori e dell’abbigliamento di seconda mano. Secondolo studio diBCGperVestiaire Collective, ilsettore della moda di seconda manosta attraversando una crisi dell’offerta rispetto alla domanda sempre crescente. Nonostante il desiderio di liberarsi di ciò che è superfluo stia diventando un’esigenza sempre più forte,rivendere online per qualcuno è ancora troppo difficile: manca il tempo da dedicare alla rivendita e il know how per poterlo fare. Veendonasce per venire incontro a queste difficoltà: grazie alla sua tecnologia, infatti, la startup permette didigitalizzare il proprio guardarobae creare una vetrina virtuale in modo semplice e immediato, consentendo dipubblicare i propri annunci su tutte le piattaforme online,senza alcun onere di gestione della pubblicazione e della vendita e abbattendo, così, in modo drastico l’impegno necessario per ottenere delle buone performance di vendita. Veendo, insomma, nasce con l’intento di guidare l’evoluzione del settore della moda versologiche di sostenibilità ecircolarità,un processo che per la startup deve essere necessariamente supportato da algoritmi avanzati di intelligenza artificiale per garantire efficienza e funzionalità. Credit: jerrycanfilter.com Il filtroJerrycan Jerrycanè un particolarefiltro per l’acquache può essere collegato a una tanica standard per fornire acqua potabile pulita. Si tratta di un prodotto facile da usare che aiuta a decontaminare l’oro blu grazie all’azione dei suoi3 sistemi di filtraggio, in grado di rimuovere sostanze chimiche, sporco e il 99,99% di batteri e parassiti dall’acqua, rendendola potabile, pulita e sicura. L’innovativo filtro ècompatibile con tutte le taniche di dimensioni standarde sostituisce il coperchio della tanica stessa, fungendo anche da rubinetto. Il funzionamento del suo sistema è basato sulla gravità enon richiedeelettricità: infatti, quando la tanica viene stesa su un lato per aprire il rubinetto e lasciar scorrere l’acqua nel bicchiere, la pressione spinge l’acqua contaminata attraverso i 3 sistemi di filtraggio separati che compongonoJerrycan. Il pre-filtro in schiuma rimuove le particelle più grandi come sporco e sabbia; successivamente, il filtro a micro membrana rimuove dall’acqua quasi la totalità di batteri e parassiti; infine, il carbone attivo rimuove sostanze chimiche come il cloro e migliora il sapore. Grazie all’azione di tutti e 3 i filtri, la tecnologia diJerrycanmira a impedire alle persone diammalarsi a causa dell’acqua raccolta:dovrebbe essere in grado difiltrare oltre 10.000 litri diacqua. Credit: Lucas Hippolyte, Perrine Payen, Elise Deffayet, Zijie Mok Coral Alert Coral Alertè un sistema dimonitoraggio delle barriere corallinecostituito da boe galleggianti che raccolgono dati e proteggono le barriere dai danni causati dal turismo. Come funzionano? LeboeCoral Alert,realizzate con carbonato di calcio (un materiale simile ai coralli e ottimo habitat artificiale per gli organismi marini) vengono posizionate in specifici punti della barriera corallina, dove, ancorate nell’acqua attraverso pesi,raccolgono dati e monitorano le barriere stesse. Se i dati raccolti non lasciano intravedere alcun problema per i coralli,le boe restano ferme nella loro posizionee continuano il loro monitoraggio. Al contrario, se vienerilevato qualche dannocausato da unturismoinsostenibile, le boe iniziano a dispiegarsi e agalleggiare verso l’alto. In questo modo, forniscono un segnale di allarme e undivieto di accesso in specifichezonefino a una ri-stabilizzazione naturale dell’ecosistema corallino.