Universal Music: Lucian Grainge criticato per il bonus troppo generoso

Universal Music: Lucian Grainge criticato per il bonus troppo generoso

 

Il 30 marzo, il consiglio d’amministrazione diUniversal Music Group, la prima etichetta discografica al mondo, harinnovatoil contrattodel Presidente e CeoLucian Graingefino al 1° maggio 2028, prevedendo unpremio azionario di transizioneuna tantum del valorefino a 100 milionidi dollari. Una cifra che alcuni hanno giudicato eccessiva. Secondo quantoriportatodalFinancial Times,due tra i primi 25 azionistidella multinazionale olandese-statunitense ritengono che il bonus concesso al manager inglese siatroppo generoso. L’Institutional Shareholder Services e laGlass Lewis, le due più grandisocietà di consulenzaper gli azionisti, oproxy advisor, hanno invitato gli investitori a rifiutare il pacchetto retributivo di Grainge alla vigilia dellariunione annualedella società che si terrà l’11 maggio. «La società non è riuscita a implementare unastrategia di remunerazione che allinei adeguatamentela retribuzione dei dirigenti con le prestazioni», ha affermato la Glass Lewis in un rapporto visionato dal quotidiano finanziario britannico. Piùnel dettaglioil premio prevede50 milionidi dollari sotto forma diunità di stock ristrette(Rsu), azioni vincolate alla permanenza di Grainge nell’azienda, ealtri 50 milionicomeperformance stock options(Pso), quote erogate in tre tranche solo se la società supera precisi parametri legati all’andamento del prezzo delle azioni. In base all’accordo, Grainge riceverà inoltre unostipendio annualepari a5 milionidi dollari, oltre due terzi in meno rispetto a quello attuale, e unbonus annuale di 10 milionidi dollari. Londinese di nascita, insignitocavalieredell’Eccellentissimo ordine dell’impero britannico nel 2016 per mano dell’allora regina Elisabetta II, sir Lucian Grainge è statonominatoCeo della Universal nel 2010 e dal 2011 èsucceduto aDoug Morrisin qualità di Presidente dopo aver ricoperto entrambe le cariche nelle divisioniUniversal Music InternationaleUniversal Music Uk. Nove mesi dopo il suo insediamento al vertice, nel novembre del 2011 Grainge ha messo a segno uno dei suoi colpi migliorifinalizzandol’acquisto della storica e indebitataEmi(Electric and Musical Industries) per1,9 miliardidi dollari, aggiudicandosi le etichette della Capitol, comeVirgin RecordseBlue Note, e mettendo le mani sul catalogo di artisti qualiBeatles,Radiohead, Beach Boys e Frank Sinatra. Numi tutelari di una scuderia della quale oggi fanno parte ancheDrake,Taylor Swift, Ariana Grande, Billie Eilish,Lady Gaga, U2,Bob DylaneBruce Springsteen, che hanno venduto il loro intero catalogo allaUniversal rispettivamente nel 2020 e nel 2021 per un valore stimato di 300 e 550 milioni di dollari.Bono, leader degli U2 e amico di Grainge, hadescrittoquest’ultimo come «uno stronzo spietato» ma «con buone orecchie». Oltre un quarto delle azioni diUniversalsono nelle mani della holding franceseBolloré(18%) e della sua controllataVivendi(10%), oltre aTencent Holdings(20%) ePershing Square Holdings(10%). Uno degli azionisti critici verso l’accordo estende il problema all’intero settore, affermando che il premio sarebbe «eccezionale, come tutte le società di media». Nel 2022, comerileval’indagine annuale diMusic & Copyrightdiffusa il 25 aprile, laUniversalha detenuto il31,9% delle quote di mercatodel settore musicale, confermandosi prima per fatturato combinato dimusica fisica(27,6%) edigitale(33%), seguita a quasi 10 punti di distacco daSony Music(22,1%) eWarner Music(16%).