I pannelli ecologici nati dal legno riciclato

La vita di sedie, cassette e vecchi mobili non finisce necessariamente in discarica. Nei giorni delSalone del Mobile 2023a Milano, tra le varie stravaganze del design che hanno attirato l’attenzione dei visitatori, nello stand diGruppo Mauro Saviola, spiccava “Wood You Believe?”. Si tratta di un’installazione progettata daCRA-Carlo Ratti Associatie Italo Rota: la sua particolarità era la facciata, costituita da4 tonnellate di materiale legnoso di scarto, un vero e proprio inno alle potenzialità di rinascita del legno post consumo. La filiera del riciclo di questo materiale è un’eccellenza dell’economia circolare italiana. Secondo ilPolitecnico di Milano, tra il 2019 e il 2020 ha generatoun impatto di oltre 2 miliardi di euro, 10.000 posti di lavoro diretti e unrisparmio di quasi 2 milioni di tonnellate di CO2. Attualmente il leader di questa catena del valore èGruppo Saviolache ogni anno tratta e riutilizza ben 1,5 tonnellate di legno (4,8 miliardi di metri cubi, dall’ultimo Bilancio sulla sostenibilità), cioèpiù della metà di quello raccolto per il riciclo in Italia. Per avere un’idea concreta, si tratta di una quantità sufficiente a riempire per trenta volte il Colosseo. L’azienda di Viadana (Mantova) è entrata nel settore negli anni ‘90, a circa trent’anni dalla sua creazione. L’intuizione è stata quella ditrasformare il 100% dei materiali di scarto ottenuti dai rifiuti, per produrre il così detto pannello ecologico. Usatissimo sia per l’arredamento di lusso, sia per l’edilizia è una superficie truciolare che può avere diverse forme e aspetti, da quello classico del legno a un design che ricorda il marmo. Secondo le stime,Gruppo Saviolaè il primo riciclatore di legno a livello mondiale e con la sua attività salva dall’abbattimento circa 2,8 milioni di alberi ogni anno, cioè una foresta che, sempre per fare un paragone, occuperebbe l’intera superficie del Comune di Roma. Il legno che viene bruciato e finisce nelle discariche però è ancora troppo: circa 6 milioni di tonnellate ogni anno. L’azienda per questo sta cercando dicreare un processo ripetibile ed efficace che vada dalla raccolta, alla pulizia, fino alla rigenerazione, coinvolgendo scuole, comuni e altri enti. A poter rinascere sono casse, gabbie, pallet, bobine per cavi, sfridi delle prime lavorazioni di materia vergine e di pannelli agglomerati, mobili rotti, materiali da cantieristica edile per costruzioni e demolizioni, infissi e altri rifiuti. Una volta arrivata negli stabilimenti delGruppo Saviolaquesti oggetti vengono selezionati, con particolare attenzione alla salubrità e alla presenza di inquinanti. Successivamente inizia il processo di trasformazione. Il primo passo e la pulizia da materiali estranei come carta, plastica e chiodi, che vengono destinati a impianti di riciclaggio specifici. Solo nelle fonderie vengono smaltite oltre 20.000 tonnellate di ferro all’anno. Le tecnologie utilizzate per la pulizia, chiamate “trappole”, utilizzano calamite, centrifughe, vasche e altri mezzi meccanici. Permettono così dinon utilizzare solventi chimici e abbassano l’impatto dell’attività. La parte legnosa non valorizzabile invece vieneutilizzata come biomassa per alimentare, a livello energetico, la procedura di rigenerazioneed essere comunque impiegata in maniera produttiva. Le emissioni derivate dalla combustione sono regolate da filtri elettrostatici, in grado di captare polvere e sostanze organiche. Nel suo stand al Salone del mobile 2023Gruppo Saviolanon si è limitato solo a mostrare i suoi elaborati pannelli ecologici, ma ha portato i visitatori all’interno della sua idea di circolarità. All’interno dell’installazione “Wood You Believe?” (gioco di parole con la frase inglese “Would you believe?”, cioè “Ci crederesti?” e l’incredibile aspetto dei pannelli ecologici di legno, wood), una stanza presentava tutte le potenzialità della stampa digitale nell’adattare le superfici truciolate su misura per diversi progetti di arredamento. Il suo obiettivo, in linea con quello generale dell’azienda mantovana, era ricordare si possono ottenere prodotti originali e di qualità, senza avere un impatto negativo sull’ambiente.