Che cosa sono le banche responsabili?

In occasione del meeting annualedellaGlobal Alliance for banking on values(18-20 aprile 2023) lebanchepiù socialmenteresponsabilidel mondo si sono riunite a New York. I temi trattati riguardavano lacrisi climatica, lagiustizia razzialee ledisuguaglianze economiche. LaGlobal Alliance for banking on valuesè una rete di banche indipendenti: ne contaoltre 70 provenienti da 45 Paesi diversi, che si incontrano ogni anno. Il volume dei clienti serviti arriva a 60 milioni, i posti di lavoro a circa 800.000 persone. L’unico istituto italiano a partecipare èBanca etica,tra i membri fondatori della rete e unica banca italiana a farne parte. Non soloGabv,in Europa esistono altre2 organizzazioni di finanza etica:Febea(Federazione europea delle banche etiche e alternative) eInaise(Associazione internazionale degli investitori nell’economia sociale). 3 organizzazioni diverse ma con caratteristiche e intenti comuni. L’obiettivo è, prima di tutto,cambiare il sistema finanziarioin modo che sia più trasparente e che faciliti uno sviluppo economico sostenibile, ponendo al centro sia le persone ma anche il Pianeta. Puntano, quindi, a trovaresoluzioni locali per problemi globali. «Fare banca basandosi sui valori significa saper riconoscere e gestire i dilemmi etici del nostro tempo e riscoprire le funzioni sociali della finanza in particolare nel poter allocare le risorse in modo efficiente per far prosperare un’economia sostenibile», spiega Ugo Biggeri, Presidente del Cda diBanca etica. Macosa si intende per banche socialmente responsabili?Sono gli istituti che puntano su una finanza sostenibile. Nel settembre 2019, l’Onuha sancito6 princìpi sui quali si devono basare le banche responsabili. 1. Allineamento della strategia aziendale per contribuire alle esigenze individuali e agli obiettivi della società. 2. Impatto e definizione degli obiettivi, ovvero: aumentare gli impatti positivi riducendo quelli negativi su persone e ambiente. 3. Clienti e consumatori: incoraggiare la clientela a intraprendere pratiche sostenibili e consentire attività economiche che creino prosperità condivisa per le generazioni presenti e future. 4. Stakeholder: collaborare in modo proattivo e responsabile con le parti interessate rilevanti per raggiungere gli obiettivi della società. 5.Governance e cultura: attuazione dei princìpi tramite una governance e una cultura di banca responsabile. 6.Trasparenza e responsabilità: revisione periodica di questi princìpi per essere trasparenti e responsabili sia per quanto riguarda gli impatti positivi che i negativi, e rendere conto del contributo agli obiettivi della società. Negli ultimi anni, il contributo all’economia dellebanche eticheè aumentato, soprattutto dopo lapandemiache ha colpito duramente diversi settori. Proprio in questa occasione sono entrate in gioco le banche responsabili, avviando campagne perrilanciare le imprese e concedendo prestiti per i rifinanziamenti. Inoltre, secondo quanto emerge dalQuinto rapporto sulla finanza etica e sostenibile in Europa,le banche etiche dimostrano un sostegno maggiore all’economiareale rispetto alle banche tradizionali. Sono diverse da quest’ultime: infatti, adottano criteri sociali e ambientali. Guardando in proporzione,concedono più crediti e offrono più conti correnti e depositi,affiancano in misura maggiore i piccoli risparmiatori e le famiglie, risultano anche meno coinvolte in attività sui mercati finanziari. Infine, hanno unamaggiore redditività,risultati meno volatili nel tempo eresistono meglio alle crisi. Tenendo conto dei numeri, nel 2020 le banche etiche hanno concesso crediti pari al 72,98% del totale, contro il 36,96% del sistema bancario europeo convenzionale. Questi risultati sono frutto di un percorso lungo: negli anni ’70 (più precisamente nel 1974) nacque laprima banca etica e sostenibile in Europa, ovvero laGls Bank.Da quel momento in poi, le banche responsabili sono diventate tante e sempre più importanti per il nostro sistema finanziario.