Fuorisalone: arriva il design etico
La cucina è «il luogo dove tutti gli ingredienti fondamentali nella vita – il cibo, la famiglia, la natura – possono connettersi in ricette in continua evoluzione». È questa la visione diGianni Fortuna, Ceo diArclinea. È questa l’idea che lo storico brand, che dal 1960 realizza cucine in oltre 40 Paesi in tutto il mondo, vuole presentare allaMilano Design Week 2023con il suo manifesto deldesign etico. Eventi, presentazioni e incontri nei flagship store dell’azienda (in via Durini 7) esploreranno e valorizzeranno illegame che unisce cibo, famiglia e natura. IlFuorisalone 2023(Milano, fino al 23 aprile) offre diverse occasioni per riflettere riguardo lasostenibilità nel campo dell’arredamento e del design. Per questo, ancheArclineaha deciso per raccontare il suo percorso e la sua filosofia verso un futuro a minor impatto ambientale. Teatro e allo stesso tempo protagonista di questo viaggio è ovviamente lacucina, «l’epicentro in cui la vita si compie come un rituale, che potrà preservarsi e rigenerarsi se continueremo a progettare spazi che amplificano le diverse connessioni». Tra queste, per esempio, c’è quella traciò che mangiamo e la salute dei luoghi nei quali viviamo.L’azienda ha così organizzato, in collaborazione con Giovanni Marabese diMilano Food Project,unprogetto alimentareincentrato sulla ricerca dellematerie prime in via di estinzione:una rassegna di cene private intitolataStaffetta di ingredienti preziosi. Ai fornelli ci saranno alcuni degli chef più illustri del panorama italiano: Luca Marchini, Stefania Bergonzi, Norbert Niederkofler, Mimosa Misasi e Gisli Matt. La loro sfida saràpreparare un menù con materie a rischio di estinzione, con prodotti locali della propria Regione e di quelle degli altri partecipanti. Proprio seguire il modello della staffetta, ogni cuoco consegnerà ai colleghi 2 ingredienti: un passaggio di testimone che legherà le varie cene tra loro. Larelazione tra ambiente e naturaè invece la protagonista dei 2 spazi progettati e curati dall’architetto Antonio Citterio (sempre in via Durini 7). Qui,Arclineadesidera celebrare la famiglia “allargata” dei suoi partner produttivi: gli operai e gli artigiani che tengono viva, tramandano e rinnovano l’eredità dell’azienda dagli anni ‘60. I 2 luoghi rispecchiano l’impegno del brand nel minimizzare l’impatto ambientale, creandoprodotti durevolie di alta qualità. A ciò si unisce una ricerca costante per l’impiego dimaterie prime responsabili. In questa idea rientra anche lag_coverdiAlisea Recycled and Reused Objects Design. Si tratta di un’inedita e innovativa finitura per i pannelli in legno delle cucine, realizzata con lapolvere di grafite, uno scarto della lavorazione di elettrodi, che le conferisce un tono grigio. Questo rivestimento atossico si aggiunge, come eccellenza progettuale, al portfolio di materiali diArclineae le permette di contribuire alriciclo di un minerale prezioso, che altrimenti perso in discarica. Il vantaggio è doppio: l’azienda migliora anche ladurabilità dellecucine.g_cover,infatti, protegge il legno dalla luce e dai segni dell’usura. Le filiere italiane di recupero tracciabili consentono, allo stesso tempo di generare valore sociale e ambientale per ogni attore coinvolto. Inoltre, sarà presentato un nuovo catalogo della cucinaConvivium. Il concept, condiviso per la prima volta con il pubblico nel 2002, è diventato simbolo della convivialità e delle connessioni all’interno delle proposte della collezione di arredamento del brand. Ad arricchire l’opera ci sarà, in apertura, una riflessione di Antonio Citterio, sulldedicata all’evoluzione del progetto e un ricordo del legame tra il designer eArclinea.