C’è un programma che riunisce i bambini musulmani del mondo

Si chiamaNoor Kids Ramadaned è cominciato 2 anni fa, nel pieno della pandemia. Si tratta di unprogramma in streaming, trasmesso da un magazzino di Brooklyn Park, progettato per ricordare una casa sull’albero; durante le puntate, che duranoin media 30 minuti/ 1 ora, il conduttore, Amin Aaserracconta storie, propone laboratori, giochi, progetti, intervista ospiti e condivide preghiere. Come racconta alWashington Post,Aaserè cresciuto in Minnesota e ricorda di aver vissuto la sua infanzia con un senso diestraneità rispetto alla fede musulmana:spiega che quando gli veniva richiesto di seguirne le pratiche e i principi, “era come andare dal dentista”. Ora che Amin è sposato e ha 2 figli (di 5 e 2 anni) trascorre il Ramadan creando un “RamadanCamp” interattivo onlineper bambini musulmani di età compresa tra 5 e 12 anni. Quest’anno, 90.000 famiglie si sono iscritte alla piattaforma:circa 3.000 si collegano in diretta ogni sera. Un modo nuovo e divertente per aiutare i bambini aimparare e discutere i principi della propria fede,attraverso disegni, immagini colorate e storie riadattate, ma anche grazie all’incontro virtuale con altri bambini musulmani sparsi per il mondo. Il Ramadan, in particolare, è il periodo più importante dell’anno per i musulmani, che digiunano dall’alba al tramonto, cercando di focalizzarsi sulmiglioramento di sé e sulla propria fede.Il programma streaming di Aeser può essere un modo per coinvolgere in modo più leggero e giocoso anche i più piccoli. Da bambino, racconta Amin al quotidiano statunitense, soffriva d’imbarazzo quando i suoi amiciridevano dell’hijabdi sua madrementregiocava a baseball, tanto che a un certo punto ricorda di averle chiesto ditardare di ben 15 minuti dopo la fine della partitaper venirlo a riprendere. Negli Stati Unitigli unici altri musulmani che vedeva erano in una moschea o in televisione. Con il passare degli anni, ha iniziato ainterrogarsiriguardo come avrebbe potuto aiutare ibambini musulmani di oggi,tra cui sua nipote e i suoi 2 figli, nell’integrazione e nell’accettazione della propria identità islamicain un Paese occidentale. Nel 2012, lui e suo fratello Mohammed hanno avviatoNoor Kids, che è cresciuto fino amandare in stampa libri e programmi onlinededicati ai bambini.Dopo la morte di sua madre, nel 2016, Aaser ha deciso di lasciare una carriera avviata nel mercato del capitale di rischio per concentrarsi, insieme alla moglie, esclusivamente alla creazione e allo sviluppo del marchioNoor Kids,che oggi conta un team di circa15 persone in tutto il mondo(la maggior parte concentrata a Brooklyn Park). Aaser ha detto che non vuole che il Ramadan Camp si interrompa con la fine della festività: per questoNoor Kidsha lanciatoMuslim Treehouse, programma streaming che va in onda 2 volte a settimana e dedicato al suo giovane pubblico. “Spero cheNoor Kidse i nostriprogrammi onlinepossano costruireun futuro migliore per i bambini. La mente di un bambino è il luogo in cui matura il cambiamento, e se riesci a piantare i semi del carattere e della cittadinanza, la mia speranza è che a lungo termine ripagherà queste persone”.