Startup taxi volanti: la Borsa non ci crede fino in fondo

Taxi volanti?Fantascienza fino a qualche anno fa. Oggi, sempre più vicini alla realtà. Negli ultimi anni, sta prendendo piede la produzione diaerotaxi elettricia decollo e atterraggio verticale (eVTOL) da parte di start up di tutto il mondo. Questo tipo di veicolo è stato sviluppato per offrire un’alternativa veloce, sicura ed ecologicaalle automobili e ai mezzi pubblici, capace di coprire tratte piuttosto brevi e trafficate,consumando un quinto degli elicotteri convenzionali. Ilprimo volo sperimentaledi un taxi volante è stato effettuato dall’azienda tedescaVolocopternel 2021 nei pressi dell’aeroporto di Roma Fiumicino, ed è durato soli 5 minuti, a 40 metri di altezza e a una velocità di 40 km/h. Il modelloVolocity,che ha effettuato il volo, è 4 voltemeno rumoroso di un elicottero, ha 18 motori alimentati a batterie al litio, puòtrasportare fino a 200 kg alla velocità di 110 km/he ospitare pilota e un passeggero, oppure 2 passeggeri se pilotato da remoto (oltre a una valigia da 25 chili). Per la sostituzione delle batterie bastano 5 minuti, anche in presenza di personale non qualificato; ha un’autonomia limitata di 35 chilometri,proprio per ottenere la certificazione tecnica necessaria per ilvoloin tempi più veloci rispetto alle lunghe percorrenze. Certificazione che in alcune città come Amburgo, Dubai, Helsinki e Singapore è già stata ottenuta. Ma ai notevoli vantaggi apportati da questi veicoli corrispondono altrettantecriticità:gli altiinvestimentirichiesti (almeno 10 miliardi di dollari tra il 2023 e il 2027), lalimitata capienza dei veicolie il costo elevato per gli utenti (almeno120 euro a persona) potrebbero ostacolare lo sviluppo di questo nuovo mezzo di trasporto. Completano il quadro, l’incertezza riguardo itempi necessari per ottenere la certificazione tecnicadell’Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea), dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile)e dell’Enav (Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo), e perriorganizzare lo spazio aereo tra elicotteri, aerei, taxi elettrici e droni.Tutte queste difficoltà portano gli analisti a prevedere che i taxi volantinon diventeranno una realtà commerciale prima del 2030. Ma nelle linee guida del Piano Strategico Nazionale diEnacdi ottobre è già incluso l’obiettivo di introdurre i taxi volanti nelle città diRoma e Milanoa partire dal2026. Si prevede che 2 vertiporti urbani e 2 aeroportuali saranno costruiti in queste metropoli mentre, in altre 46 Province (come Torino, Venezia e Bari) 186 strutture già esistenti verranno trasformate per permettere il decollo e l’atterraggio degli aerotaxi elettrici. Laprima tratta,che collegherà l’aeroporto di Fiumicino con la stazione Termininel centro di Roma, potrebbe aprireentro il 2024.Il costo stimato è di100-140 euro per 10 minutidi viaggio: decisamente più veloce rispetto all’ora solitamente necessaria per spostarsi in auto. Ma, nonostante alcuni segnali di ripresa nel 2023, leprincipalistartup quotateproduttrici di taxi volantitra cuiJoby Aviation,Archer Aviation(-74,1%),Vertical Aerospace(-84%) eLilium(-94%) hanno visto le loro azioni scendere drasticamente rispetto agli inizi. È ancora presto per capire l’impatto che glieVTOLpotrebbero avere sulla mobilità urbana, suburbana e sul traffico. Ed è altrettanto incerto il grado diaccettazione socialeche verrà riservato a questo mezzo di trasporto innovativo. Non ci resta che attendere il 2024.