Conoscere l’autismo leggendolo

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo circa1 bambino su 100 rientrerebbe nello spettro autistico. Il numero, però, potrebbe essere molto più alto, perché molte diagnosi arrivano solo in età adulta. Eppure, ancora oggi non sappiamo parlare nel modo giusto di questa condizione e ci rifugiamo negli stereotipi o, peggio nelle false credenze (come lacorrelazione vaccini-autismo, smentita da annima ancora tra le fake news più gettonate), forse per paura di conoscere davvero qualcosa che ci spaventa. Oggi è laGiornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, chesi celebra ogni 2 aprile dal 2007per sensibilizzare sui diritti delle persone affette daDisturbi Specifici dell’Apprendimento (Dsa)e favorire una maggiore comprensione delle neurodiversità. Per questo, ti proponiamo 3 libri per conoscerlo meglio. Storie di uomini e donne, genitori e figli, detective e terapeuti, che insieme ci aiutano a conoscere, al di là degli stereotipi e del pietismo,il mosaico ricco e variegato di realtà dietro al termine autismo. Il bambino che parlava con la luce, di Maurizio Arduino Nellibrodi Arduino (Einaudi, 287 p., 18€), come è chiaro già dal sottotitoloQuattro storie di autismo, i racconti legati all’autismo si moltiplicano. Oltre a quello che dà il titolo al volume, ci sonoLa bambina delle corde, Correndo sul campo di battaglia, Un mondo di numeri.Silvio, che “guarda il mondo racchiuso in un granello di polvere illuminato dal sole”. Cecilia, che “lo osserva attraverso l’oscillazione di un nastro”. Elia, “sommerso da voci, odori, colori e suoni, che allunga la falcata in cerca della calma interiore”. E Matteo, che “non gioca con gli altri bambini, ma conosce le radici quadrate”. 4 bambini, 4 storie, 4 viaggi nelle vite di pazienti autistici, profondamente diversi fra loro. A raccontare il loro percorso –seguendoli da piccoli fino all’età adulta– e insieme l’universo ancora poco conosciuto dell’autismo (e le sue tantissime sfumature) èil terapeuta che li accompagna ogni giorno. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, di Mark Haddon Ilromanzodello scrittoreingleseMark Haddon è quello che potremmo definireun caso letterario: uscito nel 2003, è stato tradotto in diverse lingue e pubblicato in oltre venti Paesi, vincendo diversi premi letterari in paria (tra cui il Whitbread per il miglior libro del 2003 e il Premio letterario Merck Serono nel 2004) e all’estero, rimanendo a lungo in testa alle classifiche delle vendite. Ma non è solo per il suo successo che questo titolo (pubblicato in Italia da Einaudi nel 2004, 252 p., 12€), non può mancare in una selezione di proposte di libri sull’autismo. Christopher Boone, il protagonista,ha 15 anni ed è affetto dalla Sindrome di Asperger. Ha un rapporto complicato con il mondo e con le persone ma ama la matematica, l’astronomia e i romanzi gialli. Ed è proprio un giallo che dovrà risolvere, scrivendolo: quello della morte di Wellington, il cane della vicina. Imitando il suo idolo Sherlock Holmes (il titolo ingleseThe Curious Incident of the Dog in the Night-Timeè una citazione di una frase pronunciata dal detective di Baker Street in Barbaglio d’Argento), Christopher si getta nelle indagini e, insieme,nel caotico e rumoroso mondo degli altri. Alla fine qualcosa ci inventeremo, di Gianluca Nicoletti Anche nel caso dellibrodi Nicoletti (Mondadori, 196 p. 12€), è il sottotitolo che ci aiuta a capire, sin dalla copertina, quale sia il cuore del racconto: “che ne sarà di mio figlio autistico quando non sarò più al suo fianco”. È, infatti, ildopo di noiche interroga i genitori di Tommy, un ragazzone autistico di 16 anni che, mentre i coetanei si affacciano alla vita adulta,cerca di conquistare la sua autonomia nella quotidianità. Ed è proprio al quesito angosciante (che ne sarà di mio figlio?) – che igenitoridi Tommy condividono con molti altri – che cerca di rispondere Nicoletti, attraverso racconti di episodi di vita commoventi, buffi e toccanti.Senza vergognae, anzi, mostrando (qualcuno direbbe con coraggio, forse dovremmo dire con semplicità)quello che alcuni preferirebbero non vedere, o tenere nascosto.