Le proteste contro la riforma delle pensioni continuano a incendiare la Francia

Con la nuova riformaapprovata il 16 marzo, senza il voto dell’Assemblea nazionale, inFrancia aumenterà gradualmente l’età pensionabiledei cittadini: con l’aggiunta di 3 mesi in più ogni anno,tra 7 annisi andrà in pensione a64 anni. Per apportare questo decisivo cambiamento, Marcon si è appellatoall’articolo 49.3 della Costituzione,che conferisce alGovernoil potere dibypassare il Parlamento.E così, mercoledì ha dichiarato divoler portare a termine l’approvazione di questa nuova riforma entro la fine dell’anno.Successivamente, la prima ministraÈlisabeth Borne ha dichiarato: «È una nostra responsabilità assicurarci che il nostro Paese abbia un buon bilancio». La risposta dei cittadini è arrivata subito, con importantiprotesteche hanno coinvolto tutto il Paese. AParigii cittadini si sono riuniti in strada a Place de la Concorde, dove si trova la sede dell’Assemblea Nazionale. Lì, sono iniziati da subito scontri con la polizia che ha bloccato i manifestanti con lacrimogeni e idranti,arrestando almeno 120 persone. Soltanto 2 giorni dopoil bilancio degli arresti è salito a500. Giovedì scorso aBordeauxalcuni manifestanti si sono riuniti per una protesta,incendiando bidoni e appiccando il fuoco sulla facciata del Municipio, che è stato spento subito dopo dall’intervento dei pompieri. Il Louvre, invece, è stato occupato da una folla di manifestanti, tutti operatori culturali: così il museo ha deciso di chiudere le porte ai visitatori. L’annuncio èarrivato su Twitter: «A causa di un movimento sociale interprofessionale,il Museo del Louvre non può essere aperto al momento.Vi ringraziamo per la vostra comprensione». IlGuardian,poi, ha riportatoche il principale watchdog europeo per i diritti umani ha accusato lapolizia francesedi usare una“forza eccessiva”contro chi protesta, effettuando“arresti arbitrarie utilizzando una forza inutile”. Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, ha dichiarato che i manifestanti hanno il diritto di essere protetti dalla brutalità degli agenti. Dal momento che i cittadini continueranno a protestare nei prossimi giorni, la commissaria ha invitato la Francia arispettare il loro diritto di protestaree ha affermato che la situazione è «preoccupante». «Si sono verificati incidenti violenti, alcuni dei quali hanno preso di mira le forze della legge e dell’ordine. Maatti sporadici di violenza da parte di alcuni manifestantio altri atti riprovevoli commessi da altri durante una protestanon possono giustificare l’uso eccessivo della forzada parte di agenti dello Stato», ha infatti aggiunto Mijatovic in una dichiarazione venerdì. In una registrazioneaudio di 20 minuti arrivata alla redazione diLe Monde, si sente che alcuni agenti della polizia francese minacciano dei giovani manifestanti durante una protesta avvenuta lunedì scorso. «Abbiamo rotto gomiti e facce», afferma uno di loro.Reporter senza frontiere(organizzazione non governativa e no-profit che promuove e difende la libertà di informazione e la libertà di stampa) ha spiegato che la polizia haaggredito “diversi giornalistichiaramente identificabili” durante le recenti proteste.