Cina e Russia alla conquista dell’Africa

Cina e Russia alla conquista dell’Africa

 

L’incontrotra il leader cineseXi Jinpinge il presidente russoVladimir Putinha sancito unacooperazionesempre più forte fra le 2 Potenze, in ambitoeconomico, diplomatico e militare.Questa alleanza non riguarda solo i rapporti bilaterali fra le 2 Nazioni e il conflitto geopolitico in corso con l’Occidente, ma anche le operazioni condotte in parallelo o congiuntamente nelcontinente africano. Negli ultimi anni l’attività diplomatica di Mosca si è intensificata in diversi Paesi della fascia subsahariana e nel Sud del continente, attraverso uno spregiudicato uso della forza con ilGruppo Wagnere una politica estera coltivata tramite vecchi canali diplomatici risalenti all’epoca sovietica. Nei giorni precedenti l’incontro con il leader cinese a Mosca,Putinha presenziato alla seconda Conferenza parlamentare internazionale Russia-Africa ribadendo il suosupporto ai rappresentanti dei Paesi africanipresenti e promettendo gliaiuti necessari in campo alimentare, soprattutto per quanto riguarda l’accordo che coinvolge il grano ucraino: «Se tuttavia decidiamo di non rinnovare questo accordo dopo 60 giorni, allora siamo pronti a consegnare gratuitamente tutto il volume che era stato deciso di inviare ai Paesi in Africa, in particolare ai bisognosi, dalla Russia a questi Paesi durante il periodo precedente» hadichiaratoil leader russo. Parallelamente alla Federazione Russa si è mosso il Governo diPechino, che negli ultimi 2 decenni ha sviluppato un’estesa azione economica in numerose Nazioni africane, con investimenti in campo infrastrutturale per potenziare il progettoThe Belt and Road Initiative,che dovrebbecollegare a livello industriale e commercialeilcontinente africano con quello asiatico. «Dei grandi progetti infrastrutturali in Africa, 1 su 3 è realizzato da società statali cinesi, 1 su 5 è finanziato da una banca istituzionale cinese», haammonitoPaul Nantulya, ricercatore associato dell’Africa Center for Strategic Studies. Lapenetrazione economica cinesesi sta saldando sempre di più con leazioni militari russe, in uno sforzo che punta aestromettere l’influenza delle Potenze occidentali.A febbraio le forze militari del Sudafrica hanno tenuto un’esercitazione navale congiunta con la marina russa e cinese: una dimostrazione di forza geopolitica da parte dei Governi di Mosca e Pechino. «Questa esercitazione aiuta Pechino a illustrare all’Occidente [e al mondo in generale] che ha un punto d’appoggio nell’Oceano Indiano meridionale attraverso le sue forti relazioni con il Sudafrica. Credo che questo possa essere una cosa importante per la Cina, date le contestazioni geopolitiche che si stanno svolgendo nella regione dell’Oceano Indiano», hadichiaratoPriyal Singh, ricercatore dell’Institute for Security Studies(Iss) in Pretoria. L’espansione russo-cinese ha fatto scattare l’allarme nell’amministrazione americana,che ha inviato il Segretario di Stato Antony Blinken a rafforzare i legami con l’Etiopia e il Niger, in modo da contenere le iniziative degli avversari geopolitici: «Quello che stiamo cercando di fare è rimodellare il nostro impegno con l’Etiopia. Vorremmo poter avere un partenariato commisurato alle loro dimensioni, alla loro influenza e al nostro interesse e impegno per l’Africa. Ma per portare avanti questa relazione continueremo ad aver bisogno di una serie di passi da parte dell’Etiopia per aiutare a spezzare il ciclo di violenza etnica/politica che ha riportato indietro il Paese per così tanti decenni» haaffermatoMolly Phee, assistente del Segretario di Stato per gli affari africani.