Come va l’economia italiana? Ecco i primi dati Istat 2023

L’Istituto Superiore di Statistica ha pubblicato laNota dell’andamento dell’economia italiana 2023.Secondo l’Istat, il recupero da un periodo di forteinflazionenon sarà facile e questa situazione di incertezza accompagnerà l’Italia ancora per molto. In quest’ultimo periodo, a gravare sull’andamento economico italiano èla situazione internazionale,che ha subito numerosi turbamenti e rischi al ribasso. Da una parte, l’Istatrileva unforte calo delle quotazioni delle materie prime energetiche: a esempio, il gas naturale europeo è sceso da 20,2$/mmbtu a 16,5 $/mmbtu, dove il BTU (acronimo di British Thermal Unit) è l’unità di misura dell’energia. Dall’altra parte, però, l’inflationcore, che calcola l’aumento medio dei prezzi escludendo i generi alimentari e i costi dell’energia,rimane ai massimi livellistorici, nonostante la domanda a livello globale sia diminuita. Dopo aver registrato diversi incrementi, nell’ultimo trimestre 2022il Prodotto Interno Lordo italiano mostra una variazione congiunturale negativa del -0,1%. La variazione negativa è legata alladiminuzione della domanda interna di 0,4 punti percentuali. Lo scorso trimestre si è rilevato unforte calo nella spesa delle famigliesu ogni tipo di acquisto: –1,9% di beni durevoli; -1,5% di servizi; -1,3% di beni non durevoli. A livello industriale, si osserva undecremento nel settore dei servizi del -0,1%, e un’accelerazione nel settore delle costruzionidi +2,4% ( mentre nel mese precedente aveva registrato un calo del -2,3%). Nel mese di gennaio 2023, sì è registrata una diminuzione dello 0,7% dell’indice destagionalizzato, vale a dire eliminando le variazioni connesse a fattori stagionali, della produzione industriale, rispetto al trimestre precedente. L’indice di fatturato delle imprese nel settore dei servizi si attesta al 13,5%, un dato superiore ai livelli pre pandemia. Per quanto riguarda i lavoratori, l’Istatconferma un ulteriore miglioramento nel mese di gennaio 2023.Il tasso di occupazione raggiunge il 60,8%.Aumenta perfino l’occupazione femminile, che fa registrare un +0,3%. Dunque, i dati sono positivi: gli occupati sono 459 mila unità in più, valore che supera del 2% il numero degli occupati di gennaio 2022.A crescere sono soprattutto i dipendenti a tempo indeterminato, che sono il +3,1% in più. Tuttavia, diminuiscono i contratti a tempo determinato (-1,5%). E mentre il tasso di disoccupazione cresce leggermente rispetto al trimestre precedente dello 0,1%, il tasso di inattività diminuisce di -0,2%. Secondo i dati riportati nella nota mensile,a gennaio viene registrato un aumento delle vendite al dettaglio. Ciononostante,non cresce la fiducia dei consumatori: a febbraio, si registra un’accelerazione dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, che aumenta dell’1%. Le famiglie, così come le imprese, non godono ancora di una condizione economica stabile. Entrambeattendono che il tasso di inflazione diminuisca, sperando che l’attesa non sia così lunga.