Anche la diciannovesima legislatura avrà unaCommissione parlamentare Antimafia,dopo l’approvazione del Senato della proposta di legge che istituisce una bicamerale d’inchiesta“sulfenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere”.L’organo sarà composto da 25 senatori e 25 deputati e sarà guidata da un Presidente , affiancato da 2 Vice. L’istituzione di una Commissione di inchiesta non è una novità: la prima bicamerale dedicata alla criminalità organizzata è stata creata nel 1962. In sostanza, si tratta di un organo che viene costituito all’inizio di ogni nuova legislatura. Rispetto al passato, però, questa Commissione parlamentare Antimafia dovrà occuparsi di nuove tematiche, a partire dalPiano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Pnrr La proposta di legge approvata definitivamente dal Parlamento affida alla bicamerale d’inchiesta il compito di“accertare le modalità atte a difendere dai condizionamenti mafiosi”il sistema di affidamento degli appalti e dei contratti pubblici e della realizzazione delle opere, con “particolare riferimento” all’attuazione dei progetti previsti dal Pnrr. La Commissione parlamentare dovràmonitorare i “meccanismi di sviluppo e attuazione”del Piano per verificare “l’assenza di anomalie sintomatiche diinfiltrazioni mafiosee massomafiose”,oltra a valutare “l’adeguatezza” delle norme per la tutela delle imprese e dell’”economia legale”. L’organo avrà il compito di proporre “soluzioni ritenute utili” per prevenire e impedire “l’inquinamento mafioso”. Per svolgere queste e le altre attività, la bicamerale d’inchiesta potrà contare su 300.000 euro l’anno, risorse che sono a carico dei bilanci interni di Camera e Senato. Come accaduto nelle scorse legislature, la Commissione parlamentare Antimafia avrà la possibilità difare audizioni, richiedere atti e documenti, nonchécostituire comitati interniche potranno svolgere focus su specifici temi. Alla fine di ogni anno l’organo dovrà presentare unarelazione al Parlamento. Mafie straniere L’organo avrà il compito divalutare “natura” e “caratteristiche” delle “nuove forme di criminalità organizzata di tipo mafioso connesse all’immigrazione”, a “nuove popolazioni residenti” e a “specifici contesti sociali, economici e culturali di formazione più recente” in Italia. La nuova Commissione Antimafia dovràapprofondire la “conoscenza” delle attività criminali,con particolare riguardo “all’infiltrazione all’interno dellacomunità nigeriana”,dedicando attenzione “allosfruttamento di donne e minori”. Ma non solo: l’organo indagherà riguardo l’esportazione di capitali verso Stati esteri“attraverso canali di trasferimento di denaro regolari o irregolari” e si occuperà delsettore manifatturierocinesecon “attenzione allo sfruttamento dellavoro clandestinoe alla sicurezza nei luoghi di produzione”. In questo ultimo caso, si fa esplicito riferimento a “alcune zone della Toscana tra Prato e Firenze” dove il settore manifatturiero cinese è “particolarmente radicato”. La proposta di legge attribuisce alla bicamerale d’inchiesta il compito di valutare la “penetrazione nel territorio nazionale e lemodalità operative delle mafie straniere e autoctone”e, se “necessario”, individuare norme per contrastare questo tipo di organizzazioni.
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