Finlandia: l’ok dal Parlamento per l’ingresso nella Nato

Finlandia: l’ok dal Parlamento per l’ingresso nella Nato

 

La Finlandia ha sempre cercato di mantenere buoni rapporti con la Russia, ma dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina sono aumentate le preoccupazioni tra i cittadini. Una misura di sicurezza adottata è stata la richiesta diadesione alla Nato, approvataproprio questo pomeriggio dal Parlamento finlandese(184 voti a favore e 7 contrari). La decisione rappresenta unarottura storica con la tradizionale politica di non allineamento del Paese. Nonostante l’esito positivo, bisognerà ancora attendere la ratifica da parte di Turchia e Ungheria, gli unici tra i 30 Stati membri a non essersi ancora espressi riguardo il tema (il Parlamento ungherese, in particolare, inizierà oggi il dibattito) Intanto, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha convocato la settimana prossima a Bruxelles irappresentanti di Svezia,Finlandiae Turchia per sbloccare l’adesione dei 2 Paesi.Il rischio, infatti, è che ora si compromettano le cooperazioni militari tra gli scandinavi, essendo la Svezia è l’unico Stato del Nord a rimanere fuori dall’alleanza. Altra misura di precauzione adottata riguarda i confini. Sono oltre 1300 (1340 per la precisione) i chilometri che separano la Russia dallaFinlandia: su 200 di questi, lo Stato nordico sta innalzando unarecinzione per difendere i propri territori.L’obiettivo è quello diaumentare la sicurezzae contrastare ogni possibile tentativo da parte di Mosca di inviare infiltrati armati, nascosti tra i moltissimi russi che stanno lasciando il Paese dopo l’invasione ucraina. La Raja, guardia di frontiera finlandese, ha annunciato che ilavori inizieranno con il disboscamento,per procedere poi con la costruzione di strade e barriere. I confini tra i 2 Paesi sono stati a lungo protetti da recinzioni in legno leggero (il cui scopo era principalmente impedire al bestiame di addentrarsi in territori stranieri), ma già a luglio la Finlandia aveva approvato nuovi emendamenti alla legge sulla guardia di frontiera per agevolare lacostruzione di recinzioni più robuste. La barriera sarà alta3 metri,confilo spinatonella parte superiore e telecamere per la visione in notturna, luci e altoparlanti: i lavoro sono previstitra il 2023 e il 2025,per un costo totale di circa 380 milioni di euro.