Alluvione Emilia-Romagna: stanziati 6 miliardi di euro per la ricostruzione
Nel corso del 2023 l’Italia ha dovuto fare i conti in diverse occasioni con gli effetti e le disastrose conseguenze delcambiamento climatico. Le alluvioni hanno causato danni ai centri abitati e ai campi, portando alla chiusura di molte fabbriche e costringendo alcune famiglie ad abbandonare le proprie case. Le stime calcolanodanniper oltre 8 miliardi e mezzo di euro in Emilia-Romagna, dove lo scorso maggioun’alluvione ha allagato le strade; piùcirca 2 miliardi per la catastrofe in Toscana,dove a novembrein 3 ore sono caduti quasi 200 mm di pioggia. Cifre che rendono solo in parte l’idea dell’entità di questi eventi, dato che al loro internonon conteggiano il reddito perso in seguito allo stop delle attività produttive, una quota che potrebbe invece far aumentare notevolmente le stime. Fin da subito, Governo e Regioni hanno sottolineato la necessità dirispondere in maniera tempestiva e adeguataalle difficoltà della popolazione. Sono stati già erogatipiù di 170 milioni di euro, utilizzati per rispondere alleesigenze primarie legate alla sistemazione, seppur provvisoria, degli sfollatie allaricostruzione pubblicaintervenendo soprattutto sulleurgenze idriche ed elettriche. Un lavoro indispensabile ma chiaramente non sufficiente, che sarà accompagnato, secondo i calcoli del Governo, da unfondo di circa 6,5 miliardi di euro. Una cifra raggiunta anche grazie alla cooperazione dell’Unione europea, che da subito si è mostrata vicina all’Italia nell’appoggio ai territori colpiti dall’alluvione. Una vicinanza ribadita anche lo scorso 17 Gennaio con unanuova visita, dopo quasi 8 mesi, da parte della Presidente della Commissione europeaUrsula von der Leyennei comuni emiliani alluvionati. Dall’Europa arrivano375 milioni di euro appartenenti al Fondo di solidarietà, di cui95 milioni già anticipati, mentre1,2 miliardi di euro arrivano dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Il Governo ha più volte ribadito la necessità diriadattare il Piano alla situazione attualein virtù di enormi cambiamenti del contesto economico e sociale. Unadecisione condivisa da von der Leyenche definisce indispensabile lo stanziamento di finanze a favore dell’Emilia-Romagna e di alcuni comuni della Toscana e delle Marche per permettere ai cittadini di «rimettersi in piedi ed essere più resilienti». Un’operazione su cui, assicura von der Leyen, lavora a stretto contatto con il Governo stringendo così sempre di più lapartnershiptra Italia e Unione europea. Mentre Meloni festeggia, però, è necessario evidenziare comequesti 1,2 miliardi di euro non rappresentano, di certo, una cifra aggiuntiva conquistata dal Governo. Si tratta, difatti, di unasomma già destinata all’Italia, seppur inizialmentecon una finalità differente, cioè quella direalizzare progetti sull’intero territorio nazionale. Lo scorso luglio, invece,Meloni ha riorganizzato il Piano travasando i soldi all’interno del fondo a favore delle regioni alluvionate con l’obiettivo di ridurre il rischio idrogeologico di queste zone. A completare gli oltre6 miliardi di euro totali previstici sono4,5 miliardi stanziati dal Governo(di cui 1,6 miliardi riguardano le ordinanze della struttura commissariale),2,5 miliardi di euro per la pubblica ricostruzione,630 milioni sui privati per sostenere famiglie e imprese,492 milioni previsti a favore dei privati da parte del Decreto Legge 61 e 250 milioni per l’agricoltura. Inoltre, altri700 milioni dovrebbero essere recuperati dalla Legge di Bilancio tramite il credito d’imposta. Ifondi, quindi, sono stati previsti, mala popolazione è ancora in attesa di essere sostenuta in maniera adeguata. Pochi giorni fa il Presidente dell’Emilia-RomagnaStefano Bonaccini, ospite del programma televisivoAgorà, ha dichiarato l’intenzione del Governo e della Regione dirimborsare il 100% dei danni ai propri cittadini, alle proprie imprese e ai comuni interessati dal cambiamento climatico. Lapiattaforma per inviare le richieste di rimborsoè attiva e sono state presentate già900 domande, di cui635 provenienti da famiglie e 202 da imprese. Tuttavia, per il momentonon sono ancora previste le erogazioni che dovranno attendere i controlli opportuni da parte diInvitaliae dei comuni. Un situazione che scalda gli animi della popolazione emiliana che, durante la visita della Presidente della Commissione europea, ha intercettato la sua presenza tramite l’accoglienza di comitati e associazioni, ma anche con alcuneproteste. In particolare, davanti alla sede del comune di Forlì i cittadini hanno mostrato il loro disappunto per quella che è stata in alcuni casi definita come una “passerella elettorale”. Si tratta di un malcontento crescente dovuto a unaripresa che procede a rallentatore e ai risarcimenti che oltre a essereparziali, in quanto non considerano i beni mobili distrutti dalla potenza dell’acqua,tardano anche ad arrivare. Una condizione su cui preme, invece, il Presidente della Regione sottolineando l’importanza di garantire ai cittadini un rimborso completo. Secondo Bonaccini, indispensabile è anche muoversi con chiarezza e organizzazione al fine dirispettare le scadenze stringenti del Pnrr:entro il prossimo settembre dovranno essere selezionati gli interventi,entro giugno 2025 aggiudicati tutti gli appaltiedentro la fine del primo semestre del 2026 In merito alle operazioni del Pnrr, la Presidente della Commissione europea ha dichiarato: «L’Italia sia assolutamente in linea con la tabella di marcia, in quanto metà dei fondi è stata già erogata e questa è una bellissima notizia».