E tu la conosci la ley trans?
La Spagna è quel Paese dell’Europa che sta tra la Francia e il Portogallo. È così vicina all’Africa che sembra sul punto di dare un bacino al Marocco. In Spagna ci sono cose che piacciono a tutti, come la paella e i palazzi pazzi di Gaudí. Ci sono cose che piacciono sempre di meno, come la corrida e i troppituristi. E ci sono cose che sono piaciute a 191 parlamentari, come laley trans, e che si sono trasformate in legge. Laley transè una legge che è stata appena approvata in Spagna. Grazie a questa legge, diventerà molto più facile per le persone trans far cambiare il proprio genere sui documenti. L’identità – cioè sentirsi quello che si è, sentirsi bene nella propria pelle – è un fatto molto complesso. C’è l’identità del corpoche dice una cosa. Hai un pene? Sei maschio. Hai una vulva? Sei femmina. C’è l’identità di genereche dice un’altra cosa. Dice che i maschi si comportano in un certo modo e le femmine in un altro. E nella maggior parte delle culture, il genere è diviso appunto in due – i maschi e le femmine – e non c’è spazio per tutto quello che è diverso, che è un po’ l’uno e un po’ l’altro, o nessuno dei due, per chi non crede che i maschi facciano le cose da maschi e le femmine le cose da femmine. Le persone trans sono tutte quelle persone che non si riconoscono nel sesso che è stato loro attribuito alla nascita. C’è, dicono i grandi, una “incongruenza”, un po’ come se i conti non tornassero. In tantissimi Paesi si può fare una transizione per far tornare i conti e far sì che la persona viva in armonia con il suo corpo, il suo genere e il suo cuore. Questa transizione non è uguale per tuttə, ognunə sente dei bisogni diversi per incastrare tutti i pezzi del puzzle dell’identità. In genere, però, le transizioni sono composte da tre grandi passi, dei passi lunghi, a volte noiosi e spesso molto vertiginosi. C’è unpercorso psicologico, in cui la persona parla di quello che sente a uno psicologo. C’è poi unpercorso medicoche serve per cambiare fisicamente, per assomigliare di più a quello che sappiamo di essere. E poi c’è un lungopercorso burocraticoche serve a correggere il nome e il genere sui documenti. La transizione burocratica è spesso un percorso a ostacoli, lungo e pieno di trappole, che obbliga la persona a dover usare un nome e un genere col quale non si riconosce più e che non c’entra niente col suo modo di essere e di presentarsi al mondo. Laley transè molto importante perché,in Spagna, ci voleva per forza un lungo percorso medico, fatto di medicine e operazioni, per poter cambiare i propri documenti. Adesso, per le persone di più di 16 anni, basterà un foglio in cui si chiede di modificare il genere sui documenti. Si chiamaautodeterminazione. L’autodeterminazione vuol dire: “Questa persona sono io, io sono questa persona. Non ho bisogno di prove, tu fidati ché andrà tutto bene”. La Spagna non è la prima e non è la sola a permettere alle persone di autodeterminarsi.In Europa ci sono anche il Portogallo, l’Irlanda, il Belgio, la Svizzera, il Lussemburgo, la Norvegia, l’Islanda e Malta. L’Italia no. Come tanti altri Paesi,l’Italia fa una gran fatica a non vedere il mondo diviso solo fra maschi e femmine, dove i maschi sono tutti in un modo e le femmine tutte in un altro. Che noia e che ingiustizia. Se è vero, però, che l’erba del vicino è sempre più verde, l’erba color arcobaleno della Spagna ci sarà forse d’ispirazione e tu e le persone della tua età, quando sarete grandi, potrete dire chiaro e tondo: “Questa persona sono io, io sono questa persona. Non servono prove. Fidati, sarà bellissimo.”