Decreto Trasparenza, tutte le novità sui carburanti

 

Ildecreto Trasparenzacambia e si arricchisce di norme, eppure continua a scontentare molti e a generare dubbi. Negli ultimi giorni ilprovvedimento voluto dal Governo Melonisui carburantiè stato modificatodallacommissione Attività produttive della Camerae martedì 21 febbraioriceveràl’ok finale dall’aula di Montecitorio, dopo che il 16 febbraio era stata posta la fiducia al decreto, blindandolo per evitare ulteriori modifiche a un testo che precedentementeera stato bocciatodaassociazioni e operatori del settoree che ha creato divisioni all’interno della stessa maggioranza. Luca Squeri, capogruppo di Forza Italiain commissionesi è astenuto, dopo che nelle scorse settimane aveva presentato modifiche più sostanziose al testo, con l’obiettivo di bloccare la norma che impone ai distributori di esporre un cartello per la comunicazione del prezzo medio regionale. Le novitàintrodotte dall’esecutivonon hanno soddisfatto nemmeno le associazioni. In una nota infattiAssopetroli-Assoenergiaaccusail Governo di tirare “dritto, smentendo gli auspici e perfino le promesse fatte nei tavoli di confronto con sindacati e rappresentanze”. MentreFigiscvalutainiziative di protesta e parla del voto di fiducia sul decreto “come fosse una questione di vita o di morte”. Le modifiche Tra lemodifiche approvatedurante l’esame in commissione c’è lacreazione di un’app gratuita, consultabile dagli automobilistiper vedere i prezzi medi dei carburanti.L’app sarà sviluppata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e per il suo sviluppo il Governo ha stanziato 500 mila euro per il 2023 e 100 mila euro dal 2024. L’emendamentonon ha tolto l’obbligo di esporre una cartellonistica con i prezzi medima rivede alribasso le sanzioniper chi non rispetta le norme sulla trasparenza. In particolaresi passa dalla sanzione massima di 6000 a 2000 euro, mentre quellaminima cala da 500 a 200 euro. Nell’applicazione delle multe bisognerà tener presente il livello di fatturato dell’esercente per il giorno in cui la violazione si è consumata. Una novità coinvolge inveceil Garante dei prezzi, che dovrà predisporre trimestralmente una relazione sull’andamento dei prezzi dellabenzina, con un documento che verrà pubblicato sul sito dell’Osservatorio sui prezzi dei carburanti del Mimit. La commissione Attività produttive della Camera ha anche approvato un emendamento con cui si stabilisce cheogni modifica all’anagrafe degli impianti stradali di distribuzione di benzina, gasolio, gpl e metano della rete stradale e autostradale dovrà essere comunicata all’Osservatorio. Novità anche per quanto riguarda ibus turistici, che avranno un’aliquota agevolata sul gasolio commerciale dal 1 aprile al 31 agosto. Una modificaritenutadi primaria importanza da An.bti, l’associazione di riferimento. Nonostante queste modifiche le polemiche non si placano e il motivo è soprattutto la mancata modificata della norma che obbliga i gestori a esporre i cartelloni con il prezzo medio dei carburanti. DaForza Italia e Legasono arrivati infattidubbi e perplessitàsulla misura. I due partiti puntavano ad approvare una norma che consentisse l’esposizione di un Qr Code con un rimando al sito dell’Osservatorio prezzi del Mimit al posto dei cartelloni ma sul punto il Governo non ha fatto alcun passo indietro.

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