Oggi è la Giornata Mondiale della Radio, il medium immortale

“La radio ha un suo manto che la rende invisibile.Ci si presenta apparentemente in una forma diretta e personale che è privata e intima, mentre per ciò che più conta è una subliminale stanza degli echi che ha il potere magico di toccare corde remote e dimenticate”. Così scriveva nel 1964Marshall McLuhan, il massmediologo più famoso di sempre, scomparso nel 1980. Nonostante le ere tecnologiche passate – in questi ultimi 50 anni – la definizione rimane ancora affascinante e calzante. Oggi è ilWorld Radio Day,ovvero laGiornata Mondiale dellaRadio,proclamata da Unesco. È anche un’occasione per fare qualche riflessione riguardo un medium di cui parliamo poco, così presi ad analizzare lo stato di salute della tv o della stampa, in caduta libera, e le varie trasformazioni – in positivo e in negativo – di internet. E invecela radio non solo resiste a tutte le innovazioniche potrebbero eliminarla, mariesce addirittura a cavalcarlee collaborare con loro. Lo ha fatto con la tv, con internet e, in qualche modo, lo sta facendo anche adesso con le piattaforme streaming e con ipodcast. Mentre infatti questi ultimi sono un po’ sulla bocca di tutti con un eccesso di offerta e un modello di business non ancora chiaro, almeno in Italia,la radio ha chiuso il 2022 con una crescita dell’1,7% della raccolta pubblicitariasui 12 mesi, secondo i dati dell’Osservatorio Fcp-Assoradiorilevati dalla societàReply:sono cresciuti sia gli inserzionisti (+9%) che il numero delle campagne promozionali (+7%). Ma torniamo al rapporto con la tecnologia: sarà proprio lei a esser centrale per il futuro della radio, che sarà sempre piùphygital,in un ping pong continuo tra parte fisica e parte digitale. In Italia,il passaggio dalla Fm al Dab+-Digital Audio Broadcasting+,lo standard digitale diffuso in Europa ormai da 15 anni – è particolarmentelentorispetto, a esempio, a quello della tv, aiutato da incentivi per obbligare le famiglie a comprare decoder e tv compatibili con il segnale digitale terrestre. Tuttavia,dal 2020 è obbligatorio per le case costruttrici diautoinstallare un ricevitore Dab:questo ha evidentemente incentivato la diffusione dei contenuti attraverso il Dab. SecondoConsorzio Dab Italia- presieduto da Eduardo Montefusco, fondatore anche del network Rds -il sistema Dab+ conta già 10 milioni di ascoltatoristimati, contro i 34,5 milioni di quelli in Fm.In Italia la copertura Dab è all’84%,mentre in autostrada arriva al 95%. IricevitoriDab presenti sul territorio sono8 milionidestinati ad arrivare a 9 entro la fine dell’anno. Il ricambio, dunque, è già in atto, anche se non velocissimo come è stato per la tv. I primi a voler fare questo passaggio sono proprio i broadcaster, per una serie di motivi: in primis, quelli economici. Unaradio nazionale- in Italia ce ne sono18di cui 3 della Rai – può arrivare a spendere per la trasmissione in Fm fino a 9 milioni l’anno, tra costi di energia e manutenzione tralicci. Con il Dab i costi si abbassano di due terzi circaperché, con le stesse frequenze, si possono trasmettere più canali, come del resto già avviene con la tv con il digitale terrestre. Ma ci sono anche grossivantaggi per chi ascolta:qualità audio perfetta, possibilità di ricevere immagini e testi scritti durante le trasmissioni che non possono essere interrotte, così come qr code con link. In altri Paesi europeiil Dab è già il sistema di trasmissione radiofonico più usato.InGran Bretagnail67%della popolazione usa questa tecnologia per ascoltare la radio; anche laGermaniaè più avanti di noi. L’obiettivo è completare la copertura nazionale e pensare a ungraduale passaggio da Fm a digitale(ci sono Stati dove sono state prese decisioni drastiche, come inSvizzeradove, nel 2024, sospenderanno le trasmissioni in Fm). Ildigital audiorappresenta un’opportunità, come integrazione e complementarità della cosiddetta parte lineare, sia per il riascolto di contenuti che per storie originali e contenutiinstant. Luca De Gennaro diRadio Capitalricordava suRepubblicaun fatto piuttosto esplicativo: mercoledì scorso èmorto il compositore Burt Bacharachalle 17:00; alle 17:15 era già in onda suCapitalun nuovo canale,Ausilary, chetrasmetteva tutte le sue principali canzoni. Questo è il futuro della radio perfidelizzaregli utentie creare nuovo appeal.