Usa: la storia del pallone-spia cinese

Usa: la storia del pallone-spia cinese

 

Il presuntopallone-spia inviato dalla Cinache la settimana scorsa ha sorvolato i cieli degli Stati Uniti era effettivamente un pallone-spia. È quantodichiaratodalDipartimento di Stato Usa, secondo il quale le immagini ad alta risoluzione raccolte nei voli di ricognizione degli aerei U-2 hanno rilevato che il pallone aerostatico «erain grado di condurre operazioni di raccolta di informazioni», ed era parte di una flotta che aveva attraversato «più di 40 Paesi in 5 continenti». Il funzionario del Dipartimento statunitense ha parlato più precisamente disignal intelligence, un’espressione – spesso abbreviata con l’acronimo Sigint – con la quale viene chiamatolo spionaggio di segnali elettromagnetici, ovvero la raccolta di informazioni mediante mezzi elettronici come comunicazioni e radar. Il pallone aerostatico era statoindividuatoa inizio febbraio sopra lo Stato del Montana, nel nord-ovest degli Stati Uniti. Inizialmenteifunzionari delPentagonoavevano sconsigliato di abbatterlo per timore che i suoi detriti avrebbero potuto colpire la popolazione una volta atterrati. Quindi è stato infine abbattuto su ordine di Joe Biden il 4 febbraio, quando un caccia F-22 Raptor gli ha sparato contro un missileAIM-9 Sidewindermentre sorvolava l’Oceano Atlantico. «Siamo stati in grado di studiare e esaminare attentamente il pallonee il suo equipaggiamento», avevaaffermatoin quell’occasione un funzionario della difesa. La scoperta aveva innescato unincidente diplomaticotra i due Paesi coinvolti, e il Segretario di Stato americanoAntony Blinkenaveva annullato la sua visita in Cina prevista pochi giorni dopo l’avvistamento di quello chePechinoaffermavaessere un dispositivo perrilevamenti meteorologici. Ma dalle rilevazioni eseguite finora daglianalisti dell’Fbiè emerso che l’equipaggiamento del pallone aerostatico «era chiaramente per la sorveglianza dell’intelligence enon era coerentecon l’equipaggiamento a bordo dei palloni meteorologici». «Aveva piùantenneper includere un vettore probabilmente in grado di raccogliere egeolocalizzare le comunicazioni», ha aggiunto il funzionario del Dipartimento di Stato. «Era dotato dipannelli solariabbastanza grandi da produrre l’energia necessaria per far funzionare più sensori attivi di raccolta di informazioni». Il 9 febbraio, laCameradei rappresentati degli Stati Uniti haapprovatoall’unanimità unarisoluzionesimbolica, vale a dire non vincolante da un punto di vista legislativo, che condanna la Cina per l’accaduto, definito «una sfacciata violazione della sovranità degli Stati Uniti».